ITALIA - BRASILE, RELAZIONI SEMPRE PIU' COMPLICATE. ORA CI SI METTE PURA UNA DITTA CHE FA AFFIGGERE MANIFESTI UN PO' VOLGARI CONTRO I BRASILIANI

Le relazioni tra Italia e Brasile non attraversano affatto un buon momento. Nonostante il premier Silvio Berlusconi e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva stiano facendo di tutto per cercare di smorzare le polemiche sul caso Battisti il barometro dei rapporti tra Roma e Brasilia fatica a tornare a segnare sereno. E a finire al centro delle polemiche, stavolta, è la pubblicità di una casa milanese di abbigliamento e moda femminile, che nei giorni scorsi ha tappezzato i muri di diverse città italiane con cartelloni di dubbio gusto. In uno, in particolare, si vede un poliziotto brasiliano impegnato a 'perquisire' con decisione una ragazza in abiti molto succinti sullo sfondo della spiaggia carioca di Ipanema. La campagna pubblicitaria non è sfuggita al segretario al Turismo di Rio de Janeiro Antonio Pedro Figueira de Mello che - scrive il quotidiano brasiliano 'Jornal do Brasil' sul suo sito web - si appresta a inviare all'ambasciata italiana a Brasilia una richiesta di rimozione immediata dei cartelloni dalle strade delle città italiane. Due giorni fa, in effetti, anche l'assessore alle Pari opportunità della Provincia di Napoli, Angela Cortese, aveva sollevato il caso dopo aver visto i manifesti affissi ai muri della città partenopea, bollando la pubblicità come "ignobile e lesiva della dignità delle donne". E ricevendo assicurazione direttamente dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino del fatto che l'amministrazione comunale avrebbe rimosso quanto prima i cartelli. L'assessore di Rio al Turismo ne ha fatto invece una questione 'diplomatica', forse anche dopo aver letto le parole di ieri del ministro della Difesa Ignazio La Russa che in qualche modo ha suggerito un boicottaggio delle vacanze italiane a Rio per la decisione del governo Lula di negare l'estradizione all'ex terrorista rosso Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi. Al suo rientro a Brasilia, l'ambasciatore Michele Valensise - richiamato a Roma nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Franco Frattini per il caso Battisti - si trovera' sulla scrivania anche quest'altro dossier.

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