IL MINISTRO ALFANO A NAPOLI: "NO ALLA GOGNA MEDIATICA PER CHI NON E' INDAGATO, CONTROLLI DI PROFESSIONALITA' DEI MAGISTRATI, NUOVE CARCERI"

Per il ministro della Giustizia, Angelino Alfano "l'autonomia e l'indipendenza dei giudici non può scindersi dall'efficienza del servizio che i magistrati devono rendere ai cittadini e questa efficienza deve essere non soltanto tempestivamente verificata ma anche supportata da un modello organizzativo valido ed esteso a tutto il territorio nazionale". E' questo uno dei passaggi della relazione del Guardasigilli letta in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario a Napoli. Relazione nella quale il ministro ha spiegato che il governo "lavoro ad un diritto processuale autenticamente giusto, rispettoso nel contempo delle esigenze investigative e della dignità della persona umana, soprattutto se estranea all'investigazione e, tuttavia, convolta in quella troppo spesso diventata una gogna mediatica tanto invincibile quanto insopportabile" ha detto Alfano. Che poi ha parlato di un governo impegnato anche "a lavorare ad un sistema di controlli efficace che avrà poi il compito di verificare la professionalità dei magistrati in modo da garantire che il loro operato, doverosamente autonomo e indipendente, non si trasformi in autoreferenzialità o in mero arbitrio. Lavoriamo - ha proseguito il ministro - ad un sistema che sappia individuare i magistrati chiamati a dirigere gli uffici per le specifiche attitudini organizzative e per le autentiche cpacità gestionali". Sul pianeta carceri, Alfano ha nuovamente precisato, che la repressione dei reati non si fermerà solo perchè non ci sono luoghi (case di reclusione) dove mettere chi ha sbagliato. Anzi "la repressione continuerà, ma il Governo costruirà in tempi rapidi carceri dove mettere i detenuti, in modo che la reclusione tolga si libertà a chi deve pagare debiti con la giustizia, ma rispettando però la dignità del detenuto".

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