DOPO LA SCANDALOSA SQUALIFICA, MANNINI APPLAUDITO DAI 50MILA DEL SAN PAOLO: SONO GIU' DI MORALE

Jesus Datolo è appena rientrato negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico. E' lui il sostituto di Daniele Mannini, lo sfortunato esterno del Napoli squalificato per un anno dal Tas per un ritardo al controllo antidoping. Il fischio d'inizio di tutte le gare di B e di A di questo week end sono state posticipate proprio in segno di solidarietà a lui e Possanzini (appiedato a sua volta), ed allora ecco il ragazzo preso l'anno scorso dal Brescia presentarsi sul prato del San Paolo prima di Napoli-Udinese. Commosso. Accolto da un'ovazione. Mannini si impossessa del microfono dello stadio e si rivolge alla gente di Napoli: "Sono qui con voi, e mi sono ritrovato a riflettere su quanto sia strana la vita: il 2 gennaio del 2008, proprio contro l'Udinese, giocai la mia partita con la maglia del Napoli, e adesso, a poco più di un anno di distanza, sono qui prima che si giochi di nuovo contro l'Udinese, e non sono negli spogliatoi a preparare la partita. Il mio morale è a pezzi - dice Mannini con la voce rotta dall'emozione - la sera guardo il soffitto, e mi assale la paura di perdere tutto quello che amo. L'unica cosa positiva è tutto l'affetto che mi hanno manifestato in tanti. So che sono vittima di un'ingiustizia. E mi sento in dovere di ringraziare la società, la Lega Calcio, l'Aic e la Figc. Il loro interesse è l'unica speranza che questa brutta storia si concluda presto e in modo positivo". Poi Mannini va via. Tra un uragano di applausi e i 50mila del San Paolo che urlano il suo nome.

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