PAPA RATZINGER PREOCCUPATO PER AUMENTO DEL LAVORO PRECARIO: SERVE DIGNITA' PER TUTTI

Il Papa è preoccupato per l'aumento del "lavoro precario" e fa "appello" per garantire condizioni di lavoro "dignitose per tutti". Primate d'Italia Benedetto XVI non perde occasione per manifestare attenzione, ai problemi sociali ed economici del Paese e lo spunto per l'intervento di oggi, dopo l'Angelus recitato dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro, gli è stato dato dai quaranta anni della messa che Paolo VI celebrò, la notte di Natale del 1968, nell'allora Italsider, oggi Ilva, di Taranto. "Colgo l'occasione - ha detto Benedetto XVI ricordando la messa celebrata oggi all'Ilva dall'arcivescovo Benigno Papa - per esprimere preoccupazione per l'aumento di forme di lavoro precario, e faccio appello affinche' le condizioni lavorative siano sempre dignitose per tutti". L'arcivescovo di Taranto, dal canto suo, ha assicurato che la "Chiesa continuerà ad essere vicina al mondo del lavoro" e che "la situazione economica molto critica non ci fa venire meno la speranza: c'è in noi cristiani la volontà decisa di dare il meglio perchè non manchi a nessuno la grazia del lavoro". La recentissima predicazione della Chiesa italiana si è spesso incentrata su questioni sociali. Papa Ratzinger nel messaggio "Urbi et orbi" del giorno di Natale ha ricordato la "considerevole crisi economica" e invitato gli italiani "a una più grande solidarietà tra le famiglie e le comunita' che compongono la cara Nazione italiana". Ha suscitato vasta eco l'iniziativa dell'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, di istituire un fondo famiglia-lavoro per aiutare quanti nei prossimi mesi resteranno disoccupati a causa della crisi. Inoltre l'arcivescovo di Torino Severino Poletto ha chiesto finanziamenti per il settore automobilistico e cercato di sensibilizzare su questo istituzioni e sindacati. Il vescovo di Prato Gastone Simoni ha denunciato per il distretto tessile la "grave e profonda crisi". Il vescovo di Terni mons. Vincenzo Paglia ha messo idealmente sull'altare i 7 operai morti nel rogo della Thyssen e i morti sul lavoro.
Diocesi e parrocchie hanno incrementato la distribuzione dei pacchi-viveri e le mense per i poveri e anche qualche cardinale ha servito a tavola nei pranzi natalizi organizzati per i poveri, come Crescenzio Sepe a Napoli. Insomma, incitata dal Papa, la Chiesa si rimbocca le maniche per aiutare gli italiani più deboli a fronteggiare la crisi, la disoccupazione, le vecchie e nuove povertà.

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