I VERBALI DI INTERROGATORIO DELL'IMPRENDITORE ALFREDO ROMEO. AI PM DICE: I POLITICI SONO COME LE CAVALLETTE. COL MINISTRO FIORONI HO PARLATO 3 MINUTI

L'ex ministro Fioroni? Alfredo Romeo, quando al Governo c'era il centrosinistra, lo ha incontrato, ma solo per "chiacchiere di corridoio". Gli incarichi dal Comune di Napoli, poi, d'abitudine, li "rifiutava". Anche perchè creditore di circa 20 milioni di euro. Si è difeso così l'imprenditore finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli che ha fatto traballare il Comune. Emerge dal verbale dell'interrogatorio di garanzia sostenuto il 18 dicembre scorso.
"Io rifiuto incarichi dalla mattina alla sera con il Comune di Napoli", si difende Romeo nel suo primo confronto con i magistrati a Poggioreale. Nel verbale del'interrogatorio (fonoregistrato e successivamente trascritto), depositato nella cancelleria del Tribunale del Riesame, Romeo a proposito di appalti come il Global Service per la manutenzione stradale e per l'edilizia e la refezione scolastica, dice "non avrei mai partecipato e non è poco avere un credito da venti milioni di euro con il Comune di Napoli avendo in mano tre decreti ingiuntivi e non veniamo pagati". All'imprenditore vengono contestate una serie di intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe il suo interessamento per la definizione di una gara di appalto a lui favorevole grazie alla presenza di determinati requisiti. "Le assicuro, giudice, che non avrei partecipato, e ci sono dichiarazioni, spero di leggerle nelle intercettazioni, in cui lo dico chiaramente". Alla contestazione del gip secondo cui queste affermazioni vengono fatte solo dopo una certa data, Romeo replica: "No, no, attenzione, l'ho sempre detto. Lo dico all'assessore Gambale, 'Io non partecipo?'. Dico all'assessore Di Mezza "Dici al sindaco che questa cosa non mi interessa. Non voglio partecipare' e lo dico in piu' di un'occasione". "Noi oggi - spiega Romeo in un altro passaggio dell'interrogatorio - abbiamo un credito nei confronti del comune di venti milioni di euro, il comune non ci paga da 24 mesi e questo era uno dei motivi principali che mi teneva in una condizione di estrema diffidenza e di estrema attenzione, quindi non avremmo comunque partecipato". "Io dico ai vari assessori - aggiunge - che non intendo partecipare nè alla gara per la gestione dell'edilizia scolastica, intanto perchè non ci credevamo... Su quella edilizia scolastica noi abbiamo ceduto. Sulla edilizia scolastica noi abbiamo avuto richiesta di aiutare l'amministrazione in modo pressante e l'abbiamo fatto trasferendogli la stessa impostazione che noi, che abbiamo esperienza con la Consip, trasferendogli la stessa impostazione...".
A proposito dell'incontro con l'ex ministro Fioroni, Romeo ha risposto alle domande del pm Vincenzo D'Onofrio. Sostiene che l'ex assessore alla Istruzione Gambale e Mazzucco sponsorizzavano l'incontro col ministro per "vendersi la chiacchiera". Romeo dice che, alla fine, Fioroni lo ha ricevuto "per tre minuti". Per Romeo i politici e gli amministratori, su suggerimento dei pm, possono essere definiti "cavallette'. In un botta e risposta, il gip dice: "Cioè Mazzucco gli dice: 'vi organizzo il pranzo con Fioroni...". Romeo risponde: "Mi vanto di aver rapporti di grande...vedono l'imprenditore e pensano che poi da lì possa nascere interscambio...questo signore l'ho visto per tre minuti". Replica il Gip: "E quindi le solite cavallette, diciamo?" Romeo: "Si"'. "Nel senso che giocano attorno a lei?" Romeo conclude: "Si"', però, "onestamente'.

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