I VERBALI DI INTERROGATORIO DI ROMEO: IO RIFIUTO INCARICHI PER IL COMUNE DI NAPOLI PERCHE' CI DEVE 20 MILIONI DI EURO DA DUE ANNI

"Io rifiuto incarichi dalla mattina alla sera con il Comune di Napoli". Cosi' si difende l'imprenditore Alfredo Romeo nel suo primo interrogatorio di garanzia reso al gip il 18 dicembre scorso dopo il suo arresto nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti a Napoli. Nel verbale i interrogatorio (fonoregistrato e successivamente trascritto), depositato oggi nella cancelleria del Tribunale del Riesame, Romeo a proposito di appalti come il Global Service per la manutenzione stradale e per l'edilizia e la refezione scolastica, dice "non avrei mai partecipato e non è poco avere un credito da venti milioni di euro con il Comune di Napoli avendo in mano tre decreti ingiuntivi e non veniamo pagati". All'imprenditore vengono contestate una serie di intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe il suo interessamento per la definizione di una gara di appalto a lui favorevole grazie alla presenza di determinati requisiti. "Le assicuro, giudice, che non avrei partecipato, e ci sono dichiarazioni, spero di leggerle nelle intercettazioni, in cui lo dico chiaramente". Alla contestazione del gip secondo cui queste affermazioni vengono fatte solo dopo una certa data, Romeo replica: 'No, no, attenzione, l'ho sempre detto. Lo dico all'assessore Gambale, 'Io non partecipo?'. Dico all'assessore Di Mezza "Dici al sindaco che questa cosa non mi interessa. Non voglio partecipare' e lo dico in piu' di un'occasione".
"Noi oggi - spiega Romeo in un altro passaggio dell'interrogatorio - abbiamo un credito nei confronti del comune di venti milioni di euro, il comune non ci paga da 24 mesi e questo era uno dei motivi principali che mi teneva in una condizione di estrema diffidenza e di estrema attenzione, quindi non avremmo comunque partecipato". "Io dico ai vari assessori - aggiunge - che non intendo partecipare nè alla gara per la gestione dell'edilizia scolastica, intanto perchè non ci credevamo... Su quella edilizia scolastica noi abbiamo ceduto. Sulla edilizia scolastica noi abbiamo avuto richiesta di aiutare l'amministrazione in modo pressante e l'abbiamo fatto trasferendogli la stessa impostazione che noi, che abbiamo esperienza con la Consip, trasferendogli la stessa impostazione...".

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