AMBIENTE: SEQUESTRO CANTIERI METRO'; COMUNE NAPOLI, EQUIVOCO

Niente acque reflue inquinanti scaricate nelle condotte pluviali per i due cantieri della metropolitana sequestrati a Napoli in piazza Nicola Amore e in piazza Bovio. A precisarlo in una nota è il vicesindaco di Napoli Sabatino Santangelo, dopo il sequestro delle due aree da parte della magistratura. "Si tratta di un equivoco - si legge - le acque provengono dall'emungimento delle acque di falda e cioè dai drenaggi necessari a mantenere costante il livello delle falde stesse, emungimento indispensabile per poter eseguire gli scavi della metropolitana". Il vicesindaco ha
precisato anche che "le operazioni cesseranno quando sarà ultimata la impermeabilizzazione delle opere sotetrarnee, quindi, pur nel costante rispetto dell'attività della Procura, si può ritenere che molto persto sarà accertata la reale natura dell'immissione". Santangelo ha anche aggiunto che il
Comune di Napoli è estraneo alla vicenda in quanto "la conduzione dei cantieri e il rispetto di qualunque normativa ad esso attinente, ivi compresi lo scarico delle acque provenienti dagli stessi cantieri, è di competenza del concessionario delle opere per la realizzazione della Linea 1, società metropolitana di Napoli". Concessionaria che, secondo quanto reso noto da Santangelo, avrebbe già avviato la richiesta di dissequestro dei cantieri fornendo le informazioni necessarie
sia alla Procura che agli enti preposti alla tutela dell'Ambiente.

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