NAPOLI NON E' SOLO MONNEZZA E CAMORRA, CI SONO TANTE AZIENDE D'ECCELLENZA CHE CREANO LAVORO E CULTURA. LUNEDI' AVRANNO UN PREMIO DA NAPOLITANO

Non c'è solo emergenza, nè solo rifiuti, nè solo criminalità. Napoli è una città che si distingue anche per le molte eccellenze imprenditoriali. Ed è a queste imprese che fanno segnare successi all'intero territorio che si snoda sotto il Vesuvio che lunedì prossimo, 1 dicembre, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consegnerà il suo segnale di riconoscimento. Con una cerimonia nel teatro Mediterraneo della Mostra d'Oltremare, Napolitano, che dedicherà a Napoli due intensi giorni di incontri e visite, premierà infatti i rappresentanti delle aziende di successo partenopee. Un Premio all'Eccellenza che verrà consegnato dal Capo dello Stato alla presenza del gotha industriale locale e nazionale, a cominciare dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. A ricevere il prestigioso riconoscimento dalle mani di Napolitano saranno le imprese emerse da una stringata selezione realizzata dalla Luiss, che le ha segnalate per il loro particolare rilievo. Tra queste la Firema trasporti, Palumbo della cantieristica navale, gli armatori Rizzo-Bottiglieri-De Carlini, la Sms Engineering, Borriello del settore dei cammei, la Teknosud, la Di Gennaro del settore rifiuti. Ultimi tre imprenditori che sono entrati nel pool degli eccellenti anche Gay Odin, Caputo e Grastim. "Questo premio non è solo un alto riconoscimento alle imprese napoletane, ma è sopratutto un importante riconoscimento che il Capo dello Stato fa alla città di Napoli, a quella parte viva della citta' che lavora, produce, crea sviluppo" spiega l'armatrice Grazia Bottiglieri, amministratore delegato della Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori che, con la sua flotta di decine e decine di bilkcarrier e petroliere, dà lavoro a 600 dipendenti diretti e 1.100 indiretti e che, nel solo 2007, ha trasportato 30 milioni di tonnellate di carico, toccando i porti anche di Cina, India, Giappone, mantenendo però bene ancorate sede e attività a Torre del Greco. "A Napoli ci sono moltissime imprese di eccellenza. Il Presidente Napolitano valorizzerà con la sua presenza questo grande impegno territoriale" afferma ancora l'armatrice Grazia Bottiglieri, insignita Cavaliere del Lavoro nel 2007 e al vertice di un'azienda, fondata nel 1850, considerata oggi tra le più antiche società armatoriali europee che fanno ancora capo alla famiglia fondatrice. "Noi non ci siamo mai impegnati in politica, il nostro impegno piuttosto va verso il territorio, nell'incrementare cioè sempre investimenti per l'azienda e posti di lavoro. Perche' per noi nell'autonomia di vita c'è la vera forza che garantisce autonomia culturale alla societa'" aggiunge l'Ad della Rizzo-Bottiglieri-De Carlini che tra il 2009 ed il 2011 aumenterà la sua flotta con il varo di altre 21 navi in costruzione in cantieri cinesi e giapponesi ma che, sottolinea l'imprenditrice, "saranno, cfome le altre, rigorosamente iscritte alla Capitaneria di Porto di Torre del Greco". "Questo premio vuole essere un forte accento di responsabilita' sociale per le aziende di eccellenza, una responsabilita' quindi non solo verso le proprie attivita', ma verso tutto il territorio napoletano" sottolinea ancora Bottiglieri la cui azienda ha deciso di investire anche nel turismo campano, acquisendo nel 2005 lo storico Hotel La Palma di Capri, oltre al controllo del Gruppo Sangemini-Fiuggi nel settore alimentare. "Credo che la presenza di Napolitano e il suo interesse per l'imprenditoria napoletana debbano essere da stimolo perchè è il momento di mettere alla prova il valore della nostra generazione, rispetto al coraggio dimostrato dai nostri padri nel dopoguerra". Per Bottiglieri, inoltre, anche la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, con la sua visita a Napoli dimostra di voler "affrontare con fermezza i problemi legati a questo momento. Ci sono chiari segnali di come segua con impegno e attenzione le vicende legate a Napoli". Per risollevare le sorti di una citta' piegata, l'armatrice napoletana si dice anche convinta che sia "necessaria autorevolezza e coerenza della classe imprenditoriale. Penso anche alla necessita' di apertura al dialogo con le differenti culture locali. Ma non solo. Il ponte da superare e' passare dalla cultura dell'aut-aut a quella dell'et-et". Napoli piegata, segnata, sofferente. Come può l'imprenditoria d'eccellenza incidere sulla rinascita della città? "Credo che Napoli sia una città dalle mille frontiere. E la prima frontiera è il mare che, se dal un lato la chiude nella sua espansione urbana, dall'altro la apre verso attività nuove con i Paesi del Mediterraneo. Ma -sottolinea l'armatrice Bottiglieri- la verità è che la cultura del mare richiede coraggio, spirito di sacrificio, apertura mentale. E anche curiosità verso il nuovo. Quando si va per mare non si può essere pigri. Ma se e quando si sa andare per mare, il mare ricompensa. E a Napoli il mare non manca. Dobbiamo navigarlo, però".

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