DISASTRO RIFIUTI, NEL PROCESSO A BASSOLINO ED ALTRI IMPUTATI ACCUSATI DI IRREGOLARITA' ED ALTRI REATI, PARTI CIVILI ANCORA PROTAGONISTE

Non entra ancora nel vivo il dibattimento a Napoli per presunte irregolarità nella gestione dello smaltimento rifiuti in Campania che vede alla sbarra il presidente della Giunta Antonio Bassolino, gli ex vertici di società del gruppo Impregilo, le stesse società, ed ex funzionari del commissariato rifiuti. In attesa che, come calendarizzato, il presidente del collegio giudicante Giovanni Rabuano si esprima il 10 dicembre con un'unica ordinanza sulle costituzioni di parte civile e le eccezioni sollevate - tra cui quella dell'avvocato Claudio Botti di nullità della costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio dei ministri perchè l'avvocato dello Stato Federico Vigoriti ha in un interrogatorio di garanzia assistito due degli imputati -, Alfonso Stile, difensore di Impregilo, ha sostenuto la tesi della necessità di rigetto della costituzione di parte civile nei confronti delle società del gruppo per illeciti amministrativi come non possibili ai sensi del dl 231/01, esaminando anche 142 costituzioni di parti civili viziate spesso da una genericita' eccessiva di delibere consiliari o di giunta oppure privi di sottoscrizione. Vigoriti, poi, quando Rabuano ha dato la parola alle parti civili (che proseguiranno
con le loro osservazioni anche nell'udienza del 3 dicembre prossimo), ha replicato alle tesi di Botti, definendole infondate sia in linea di principio (l'avvocatura dello Stato e' organismo unitario e non si incarna in un singolo difensore,
tanto che in giudizio si possono presentare a ogni udienza avvocati diversi senza che sia indicato a verbale il cambio) che nel merito, sulla base del fatto che un imputato, Sorace, non è stato mai difeso dall'avvocatura dello Stato che ha
revocato la sua difesa quando questi ha confermato il suo difensore di fiducia, e che altri due, De Biasio e Mogavero, sono stati assistiti per un unico interrogatorio di garanzia nella fase preliminare delle indagini preliminari e, dopo una relazione dello stesso Vigoriti sul fatto che si addossavano reciprocamente colpe, privati dell'assistenza dell'avvocatura statale il 9 ottobre 2006. L'avvocato di parte civile Vitiello però si è associato al difensore di Di Biasi Botti.

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