MONITORAGGIO E BONIFICA DELLE CAVE ABBANDONATE NEL NAPOLETANO E USATE DALLA CAMORRA PER SVERSARE RIFIUTI

Le cave abbandonate e utilizzate molto spesso dalla camorra per stoccare rifiuti tossici e nocivi alla salute, sequestrate in provincia di Napoli e in particolare nella zona flegrea, sono sono state al centro di un incontro oggi in Prefettura, tra il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e il sindaco di Quarto flegreo, Sauro Secone. Nel corso dell'incontro è emersa la necessità di predisporre un monitoraggio costante delle zone a rischio, l'avvio di un piano di caratterizzazione delle cave e delle zone estrattive, e la necessità di analisi geo-morfologiche del terreno per verificare la eventuale presenza di rifiuti speciali o nocivi sotterrati nel corso degli anni. "Al prefetto - ha detto il sindaco di Quarto - ho palesato le preoccupazioni mie personali ed in quanto amministratore pubblico, ho chiesto che venissero potenziate tutte le possibili forme di controllo e monitoraggio del territorio, in modo da scongiurare ogni ipotetico pericolo per quanto riguarda i miei concittadini". Il primo cittadino ha anche illustrato al prefetto i progetti di recupero a fini sociali di un ex cementificio che fu requisito alla camorra "progetto - dice Secone - che l'amministrazione comunale sta portando avanti come simbolo della lotta al malaffare".

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