MAXIRETATA DEI CASALESI, IL RIESAME DECIDE SULLE ISTANZE DI LIBERTA': IN 94 SU 102 RESTANO IN CARCERE
Il tribunale del Riesame di Napoli ha convalidato l'ordinanza di custodia
cautelare per 94 delle 102 persone arrestate lo scorso 30 settembre dalla Squadra mobile di Caserta, perché ritenute tra i più rappresentativi esponenti del clan dei Casalesi. Secondo quanto riferisce una nota della Questura di Caserta, resta in carcere Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo storico del clan, mentre è stata rinviata ai prossimi giorni la decisione sulla moglie del boss, Giuseppina Nappa, sospettata di partecipare alla guida della cosca. La convalida dell'ordinanza riguarda anche quattro esponenti del clan attualmente latitanti, tra i quali gli esponenti ritenuto di spicco Antonio Iovine e Nicola Panaro. Sono stati accolti invece, con diverse motivazioni, i ricorsi di sette delle persone arrestate, mentre
la misura restrittiva è stata dichiarata inefficace per vizi formali per Giuseppe Papa, attualmente detenuto per altra causa. Gli indagati tuttora agli arresti -- continua la nota -- rispondono di associazione mafiosa e ricettazione aggravata, e ad alcuni di essi sono stati contestati anche i reati di omicidio, estorsione,
rapina e detenzione d'armi. Secondo quanto era emerso dalle indagini, Francesco Schiavone deteneva ancora saldamente le redini del clan dei Casalesi insieme alla moglie, ai nipoti Nicola Panaro, Sebastiano Panaro e Vincenzo "Petillo" Schiavone, ed al boss Caterino Mario, attualmente latitante, condannato all'ergastolo con la
recente sentenza Spartacus. E' stata accertata inoltre -- ha detto la Questura -- la presenza di una cassa comune, alimentata dai proventi delle attività illecite corrispondenti a milioni di euro e utilizzata anche per il pagamento degli
stipendi ai vari affiliati, che ammontano, solo per gli odierni indagati, a circa 300.000 euro mensili.
cautelare per 94 delle 102 persone arrestate lo scorso 30 settembre dalla Squadra mobile di Caserta, perché ritenute tra i più rappresentativi esponenti del clan dei Casalesi. Secondo quanto riferisce una nota della Questura di Caserta, resta in carcere Francesco Schiavone, detto Sandokan, capo storico del clan, mentre è stata rinviata ai prossimi giorni la decisione sulla moglie del boss, Giuseppina Nappa, sospettata di partecipare alla guida della cosca. La convalida dell'ordinanza riguarda anche quattro esponenti del clan attualmente latitanti, tra i quali gli esponenti ritenuto di spicco Antonio Iovine e Nicola Panaro. Sono stati accolti invece, con diverse motivazioni, i ricorsi di sette delle persone arrestate, mentre
la misura restrittiva è stata dichiarata inefficace per vizi formali per Giuseppe Papa, attualmente detenuto per altra causa. Gli indagati tuttora agli arresti -- continua la nota -- rispondono di associazione mafiosa e ricettazione aggravata, e ad alcuni di essi sono stati contestati anche i reati di omicidio, estorsione,
rapina e detenzione d'armi. Secondo quanto era emerso dalle indagini, Francesco Schiavone deteneva ancora saldamente le redini del clan dei Casalesi insieme alla moglie, ai nipoti Nicola Panaro, Sebastiano Panaro e Vincenzo "Petillo" Schiavone, ed al boss Caterino Mario, attualmente latitante, condannato all'ergastolo con la
recente sentenza Spartacus. E' stata accertata inoltre -- ha detto la Questura -- la presenza di una cassa comune, alimentata dai proventi delle attività illecite corrispondenti a milioni di euro e utilizzata anche per il pagamento degli
stipendi ai vari affiliati, che ammontano, solo per gli odierni indagati, a circa 300.000 euro mensili.
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