DOPO L'ECCIDIO DEGLI AFRICANI SULLA DOMIZIANA, IL MOVIMENTO ANTIRAZZISTA ORGANIZZA UNA TRE GIORNI CONTRO LA XENOFOBIA A CASERTA PER IL 4-5-6 OTTOBRE

"Una grande manifestazione popolare". Così deve essere l'iniziativa promossa il 4 ottobre a Caserta secondo le Comunità immigrate di Castelvolturno e il Movimento antirazzista di Caserta, che invitano alla partecipazione "le forze antirazziste, il mondo del lavoro, i movimenti e a tutti i sinceri democratici", "contro il razzismo, per i diritti di cittadinanza, contro la prevaricazione della camorra e di tutti quelli che sfruttano la condizione di subalternità giuridica e sociale in cui vivono i migranti". Nella conferenza stampa di oggi, gli immigrati hanno chiesto "verità e giustizia per le vittime e cura per i loro parenti (donne, bambini, fratelli) rimasti in molti casi senza un sostegno fondamentale"; "C'è stata una promessa del sindaco di Castelvolturno in queste ore, noi chiediamo che venga mantenuta!" Scopo della conferenza stampa è stato anche di raccontare la realtà quotidiana delle migliaia di migranti che vivono a Castelvolturno e sul litorale domizio: "una realtà fatta di pullman che a volte non si fermano se in attesa ci sono solo africani, di sveglie alle 5 del mattino per andare sulle rotonde ad attendere i caporali, del pane duro di un lavoro sfruttato e quasi sempre non garantito". "Il carattere discriminatorio della normativa sull'immigrazione - si legge in un comunicato stampa - l'ossessione securitaria e propagandistica da cui è alimentata, contribuiscono in maniera determinante a ghettizzare le condizioni di vita degli immigrati nella nostra zona. Perchè non hanno modo di difendersi. E li espongono alle vessazioni di caporali, padroncini e criminalità organizzata". Quanto all'arrivo di 400 agenti in più le Comunità immigrate e il Movimento antirazzista di Caserta si augurano che "serva davvero a combattere la camorra e non si traduca invece in operazioni punitive verso gli immigrati, a uso e
consumo di un'opinione pubblica intossicata dalla cosiddetta emergenza immigrazione. Che non si traducano insomma le vittime in colpevoli". Erano tutti all'American Palace questa mattina gli extracomunitari intervenuti alla conferenza stampa, organizzata sotto a un porticato di una palazzina dove vivono un centinaio di immigrati africani. C'era anche il responsabile del Centro Sociale, ex Canapificio di Caserta, Fabio Basile che ha descritto le condizioni di vita di gente giunta in Italia in cerca di lavoro e con speranze di vita migliore: "per il 4, il 5 e 6 ottobre abbiamo organizzato una manifestazione antirazzista a Caserta con giornate di preghiera con il vescovo di Caserta e incontri canori e istituzionali con il Movimento dei migranti e dei rifugiati. Sul territorio c'è ancora molta strada da fare" ha dichiarato Basile. "Gli immigrati mi hanno raccontato che alcune volte il pullman di linea, che passa sulla strada Domiziana, non si ferma quando vede solo delle persone di colore". Il sindaco del paese, Francesco Nuzzo, ha poi aggiunto: "il mio compito ora è quello di ricucire un rapporto con la collettività che si è scucito con l'uccisione dei sei extracomunitari per mano della camorra.

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