SCIOPERO DELLA FAME DAVANTI AL COMUNE DOPO LICENZIAMENTO DEGLI ADDETTI DELLA PULIZIA DI UNA DITTA

"Se il presidio non è sufficiente, cominceremo lo sciopero della fame davanti al Comune di Napoli": è quanto minacciano i 15 ex dipendenti del Consorzio Italia Servizi che dallo scorso 1ø agosto, giorno di licenziamento dall'incarico di addetti al servizio di pulizia, protestano davanti alla filiare Intesa - San Paolo di via Toledo, a Napoli. "Dopo un mese di protesta non abbiamo ancora ricevuto una risposta dall'azienda che ha portato 15 persone in mezzo alla strada e ormai non abbiamo più niente da perdere", dicono i lavoratori. Da lunedì 10 settembre trasferiranno il presidio davanti al palazzo comunale, dove rimarranno giorno e notte in una tenda fin quando non avranno certezza di essere riassunti. "Mio marito è disoccupato, ho una figlia e un mutuo da
pagare - afferma Anna Brusco a capo del comitato di protesta - a queste condizioni sono disposta a lasciarmi morire di fame". Assieme a lei ci saranno altri due colleghi: Vincenzo Brosio, invalido civile impiegato da oltre 25 anni nel Ced dell'ex Banco di Napoli, e Carmela Esposito, 41 anni, costretta, dice, a trasferirsi dalla madre settantenne che vive con la pensione di anzianità.

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