NIENTE FESTA DELL'UDEUR, MASTELLA SI PRENDE UN ANNO SABBATICO, MA PROMETTE: "TORNO L'ANNO PROSSIMO, SENZA POLITICA NON RIESCO A STARE"

La candidatura di Francesco Rutelli a premier per sfidare il Cavaliere alle politiche del 2001 nacque lì, tra un pranzo a casa Mastella a Ceppaloni e un dibattito nella piazza di Telese. Dopo 14 anni la politica italiana è orfana della festa dell'Udeur, una kermesse un po' casareccia ma densa di contenuti al punto che a volte portò a successive intese politiche a Roma. Per una settimana, a fine agosto, Mastella riusciva nella non facile impresa di chiamare, alla sua corte nella valle telesina, presidenti del Consiglio e capi dell'opposizione, leader sindacali ed il gotha degli imprenditori. Tutti andavano volentieri, in primis i giornalisti che venivano accolti con tutti gli onori e, alla fine della kermesse, ospitati nel tradizionale pranzo a casa Mastella. "L'idea - racconta con orgoglio e molta nostalgia l'ex ministro - nacque nel 1994 a me e Casini. Pensammo di fare la festa dell'allora Ccd in una zona che era un bacino di voti ma al tempo stesso era crocevia tra Roma e Napoli. Poi io puntavo a far conoscere un'area sconosciuta coma polo turistico e termale e così, con mezzi limitati e la buona volontà di tanti volontari riuscimmo nell'impresa". Una festa cresciuta negli anni ma rimasta sempre la stessa nel suo spirito. "Il segreto del successo? - dice il leader del Campanile - Il fatto che c'era un'aria da trattoria di famiglia che aiutava un vero clima di dialogo ed ascolto. Eravamo una trattoria e non una limousine e ci si ritrovava in uno spirito un po' famigliare, dove tutti erano accolti con ospitalità". Gli applausi erano bipartisan, "non c'era bisogno di portare la claque - assicura l'ex Guardasigilli - perche' l'accoglienza della valle Telesina era sempre gentile al punto che noi ci lamentavamo che gli applausi erano più per gli ospiti che per i politici dell'Udeur".
Quest'anno Mastella dice di essersi preso "un anno sabbatico". Dalla politica nazionale e quindi anche dalla sua festa di fine estate, che l'anno scorso culminò nell'ex ministro che prendeva in braccio Roberto Benigni. "Certo ho nostalgia - ammette - ma uno la vita la prende com'è. Ci sono tanti nuovi inizi e vedremo se il prossimo anno possiamo tornare. Il futuro è in mano a Dio ma c'è voglia di ricominciare a partire dalle amministrative del prossimo anno, dove saremo in Campania, Puglia, Calabria e Lazio".
Per ora il leader del Campanile, invece di fare gli onori di casa a Telese, si consola con le "molte" telefonate di chi rimpiange l'appuntamento politico. E si concederà come ospite solo alla festa dell'Udc, lasciando intendere che forse un nuovo inizio sarà un ritorno.

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