GESTIVA CENTRO DI PESCA SPORTIVA A CALORE DI MIRABELLA ECLANO, IMPRENDITORE E' STATO GIUSTIZIATO CON CINQUE FUCILATE ACCANTO AL LAGHETTO DELLE TROTE

E' caccia aperta all'assassino di Pasquale Martiniello, 48 anni, titolare del laghetto di pesca sportiva "La Sorgente", della frazione Calore di Mirabella Eclano, in Irpinia. L'uomo è stato ucciso con cinque colpi di fucile due l'hanno centrato all'addome altri tre alle spalle, forse dal sicario che l'ha inseguito mentre tentava di mettersi al riparo dietro per evitare di essere giustiziato. E' stato un anziano pescatore a scoprire il corpo senza vita e a chiamare i carabinieri di Mirabella Eclano.
Tutte le piste, al momento, sono aperte, anche se i carabinieri del Nucleo Operativo del Comando provinciale di Avellino escludono qualunque pista mafiosa e ipotizzamo una vendetta personale, legata a motivi passionali o di interesse.
Ed è soprattutto sulla vita privata che si stanno concentrando le indagini dei carabinieri. Si stanno cercando di ricostruire non solo gli ultimi giorni di vita dell'imprenditore ma anche di far luce sulle sue relazioni sentimentali, amicizie, frequentazioni. I carabinieri stanno soprattutto concentrando le loro attenzioni sull'ambito privato. Martiniello, incensurato, era separato e da un anno conviveva con una donna romena che lavora in un albergo della zona. Viveva a Mirabella Eclano e aveva due figli, avuti dall'ex compagna. I carabinieri da ieri stanno effettuando interrogatori a tappeto ma, al momento, sembra esserci scarsa collaborazione: nessuno ha visto o sentito nulla. Il centro di pesca, di cui era titolare e nei pressi del quale è stato ucciso, "era tutta la sua vita", dicono i parenti che aggiungono anche con dolore: "Pasquale era un bravo figlio, ed è stato ucciso come un cane. Vogliamo giustizia".

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