ALLA GUERRA DELLA PIZZA SCOPPIA LA POLEMICA SUL PREZZO POLITICO DI 3,50

Scoppia a Napoli la guerra della pizza dopo l'idea della margherita a "prezzo politico" lanciata nei giorni scorsi dall'Associazione Pizzaioli Napoletani, giodata da Sergio Miccu'. La proposta di Miccu' era di non far pagare una margherita "piu' di 3,50 euro", ma ha scatenato le proteste dell'Avpn (dell'Associazione Verace Pizza Napoletana). "Queste affermazioni denotano una totale mancanza di conoscenza sui costi di gestione di un'azienda - sottolinea in una nota Antonio Pace, presidente dell'Avpn e dell'Ascom di Napoli - sembrano, al contrario, uno slogan tirato fuori per farsi facile pubblicità". L'Avpn riferisce di aver ricevuto numerose telefonate di pizzaioli che protestavano contro la proposta: "Si tratta di affermazioni destinate a provocare disappunto tra le aziende che operano nel settore, in tutta Italia, in quanto creano un'aspettativa impossibile a realizzarsi. Stiamo parlando, ovviamente, di aziende sane, che agiscono nel pieno rispetto della normativa vigente, che pagano il proprio personale in base al contratto nazionale di lavoro, che emettono regolari fatture. Di fronte a costi di gestione fissi enormi, parlare di politica dei prezzi rappresenta un'autentica assurdità", spiega Pace. Per il presidente dell'Asvn una riduzione dei prezzi verrebbe scontata dai lavoratori del settore: "L'unico modo - si legge nella nota - in cui l'Associazione Pizzaioli Napoletani può attuare una simile strategia di basso costo della pizza è riducendo il compenso dei propri pizzaioli. Forse è questa la vera notizia che volevano lanciare! In caso contrario, li invitiamo ad astenersi dal parlare, con tanta leggerezza, di argomenti che possono soltanto provocare turbativa sul mercato".
"Abbiamo ricevuto moltissime telefonate di protesta dei nostri associati- ribadisce Massimo Di Porzio, Presidente dell'Associazione dei Ristoratori di Napoli e Provincia, nonchè Direttore Generale dell'AVPN - non dobbiamo dimenticare, infatti, che sul prezzo di una pizza incide molto di più il fitto del locale del costo della mozzarella. Pensare, quindi, che il costo di una margherita possa dipendere esclusivamente dal costo delle materie prime è un'assurdità. La qualità non si tutela certo abbassando i prezzi ma mantenendo alti gli standard di produzione del prodotto pizza".

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