NAPOLETANO ARRESTATO CON L'ACCUSA DI OMICIDIO, AVREBBE CONFESSATO DI AVER ACCOLTELLATO IL SUO AMICO ALGERINO A BOLOGNA

E' stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario, Vincenzo Giordano, 39 anni, napoletano, ritenuto responsabile dell'uccisione di Kalivi Manca, l'algerino 44enne accoltellato mortalmente la
scorsa notte nel centro di Bologna. L'italiano, riconosciuto da alcuni testimoni era stato portato in Questura, poco dopo il grave fatto di sangue, e ha confessato l'omicidio. Da quanto emerge dalle indagini la vittima e il presunto omicida avevano avuto un diverbio già nel pomeriggio di ieri. Il Giordano, infatti, aveva attribuito all'algerino la sparizione di un barbecue con il quale intendeva cuocere della carne nel parco vicino al luogo dell'assassinio. Si sono così - affrontati, ciascuno portando a sua difesa un amico e ne era nata una breve rissa. In serata, poi, i due si sono rivisti, in via del Porto, nei pressi della mensa per i poveri. L'arrestato ha raccontato di aver preso un coltello dalla vicina pizzeria (versione poi smentita dallo stesso gestore del locale) per difendersi dagli attacchi dell'algerino armato, invece, di un cacciavite. Nella colluttazione, poi, la vittima è stata colpita da due coltellate mortali all'addome ed è deceduta durante il trasporto all'ospedale. Per l'italiano, invece - che dopo l'omicidio avrebbe trascinato il corpo della vittima sul bordo della strada e si sarebbe liberato dell'arma del delitto, un coltello trovato dagli agenti nella fioriera della pizzeria - solo ferite lievi. La polizia ha anche sentito diversi testimoni dell'accaduto i quali hanno negato l'ipotesi della legittima difesa avanzata dal napoletano, sostenendo invece che sarebbe stato proprio il 39enne a iniziare la colluttazione. Il Giordano, come l'algerino, ha precedenti per furto e spaccio di droga ed è senza fissa dimora. Il fermo è stato disposto dal pm di Bologna Gabriella Tavano.

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