INTERCETTAZIONI: DAL CDR DEL MATTINO UN APPELLO AL DIRETTORE ORFEO CONTRO I PIANI DEL GOVERNO DI LIMITARE IL DIRITTO DI CRONACA


"Ogni progetto che limiti la possibilità di informare i cittadini sui fatti di cronaca giudiziaria e sulle indagini della magistratura va decisamente respinto". Lo si afferma in un comunicato del Comitato di redazione del quotidiano "Il Mattino" che esprime "pieno sostegno alla mobilitazione annunciata dalla Federazione Nazionale della Stampa per contrastare il disegno di legge sulle intercettazioni". "Il provvedimento annunciato dal governo, se adottato, rappresenterebbe - si legge nella nota del Cdr - una pesante limitazione del diritto di cronaca, con gravi ripercussioni sulla stessa libertà di stampa e sul diritto dell'opinione pubblica ad essere informata su vicende e questioni di pubblico interesse. Esso, tra l'altro, prevederebbe pene detentive per i giornalisti da uno a tre anni. I lettori e l'opinione pubblica devono sapere che se le norme contenute nel disegno di legge, di cui si è finora a conoscenza, fossero state già in vigore, nulla si sarebbe potuto conoscere e pubblicare sullo scandalo Parmalat, sulla vicenda del calcio truccato, sul recente scandalo della sanità in Lombardia. Fatti come questi non si sarebbero potuti apprendere fino alla prima udienza pubblica (e con i tempi della giustizia italiana questo può voler dire anni)". "Fatti come questi - scrive il Cdr - nulla hanno a che vedere con il sacrosanto diritto-dovere al rispetto della privacy di ogni cittadino, da tutelare con rinnovata determinazione. Sono temi, questi, che non possono essere delegati a nessuno e che meritano di essere oggetto di discussione e dibattito. Il Comitato di Redazione del Mattino esorta pertanto il direttore Mario Orfeo a garantire che su tali questioni venga assicurata un'informazione completa e realmente pluralista".

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