ANCORA UNA DICHIARAZIONE D'AMORE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO: NAPOLI E' UNA CITTA' A ME COSI' CARA


"Napoli è una città a me cosi cara che ha purtroppo i suoi affanni...", ha detto Giorgio Napolitano accogliendo a Palazzo Reale il re di Spagna Juan Carlos e il presidente portoghese Anibal Cavaco Silva al Simposio Cotec per l'innovazione tecnologica. "Ma Napoli - ha aggiunto - è chiamata a svolgere un ruolo sempre più vitale" visto che si affaccia sul Mediterraneo, che storicamente è stato canale per scambi non solo commerciali, ma anche di idee e di prospettive di sviluppo.
Lo sviluppo, ha ricordato il presidente della Repubblica si inscrive nella cornice dell'Unione Europea, "prima potenza commerciale, maggior donatore di aiuti allo sviluppo, la più grande fonte di investimenti esteri". La globalizzazione, ha detto, è un dato "ineludibile", richiede regole e pone nuove sfide, a cominciare dalla richiesta di lavoratori più qualificati e di flussi migratori "ancor più massicci, che pongono complessi problemi di integrazione alle nostre società e , in generale, il timore di affievolimento delle idendità nazionali e di perdita delle antiche certezze".
Tra le opportunità offerte dalla globalizzazione, Napolitano ha indicato la crescita delle esportazioni dell'UE sul totale del commercio mondiale, negli ultimi dieci anni, e la stabilità dell'euro.

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