RIFIUTI, SCELTE LE DISCARICHE: GUERRIGLIA A NAPOLI NELLA ZONA DI CHIAIANO. ARRESTI, DENUNCE E FERITI



Una cinquantina di persone hanno presidiato per l'intera notte le strade di acceso che conducono alla cava di Chiaiano, scelta come sito di discarica per Napoli. Alla rotonda di Marano, dove sono avvenuti gli scontri più duri con le forze dell'ordine, si è tenuta nel corso della notte una lunga assemblea non solo per decidere le iniziative da tenere nella giornata di oggi ma anche quelle da intraprendere per esprimere solidarietà ai tre manifestanti che sono stati arrestati nel corso della notte. Le forze dell'ordine presenti in zona sono sempre numerose. Gli agenti continuano a vigilare le principali arterie di collegamento della zona compresa tra Marano, Mugnano e Chiaiano. Sotto stretta vigilanza, come accaduto già nella giornata di ieri, la stazione della linea 1 della metropolitana che la scorsa settimana fu occupata da manifestanti. Intanto, al presidio cresce l'attesa per conoscere i nomi dei siti da destinare a discarica che dovrebbero essere indicati nel decreto che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Nel pomeriggio è previsto un corteo che partendo dalle strade di Marano arriverà alla discarica di Chiaiano. Sarà una giornata ad alta tensione. Ma "la scelta è fatta" e là dove sono previste le discariche, verranno aperte le discariche, ha spiegato Guido Bertolaso, sottosegretario all'emergenza rifiuti, che ovviamente non ha ufficializzato la scelta di Chiaiano, in quanto i siti si sapranno solo con la pubblicazione del Decreto legge sulla Gazzetta Ufficiale. Il bilancio di arresti, feriti, denunciati e danni è già da guerriglia metropolitana: 3 arresti (tra questi un leader dei centri sociali), 6 denunce a piede libero e 12 contusi (9 tra le forze dell'ordine).

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