MONNEZZOPOLI, BERTOLASO TORNA E DETTA L'AGENDA DELLE COSE DA FARE SUBITO PER EVITARE IL DISASTRO: DISCARICHE, DIFFERENZIATA E 4 TERMOVALORIZZATORI






Ogni provincia della Campania avrà una sua discarica. Gli impianti per la raccolta, lo stoccaggio, il trattamento e lo sversamento dei rifiuti, così come i cantieri di importanti opere pubbliche diventano aree di interesse strategico nazionale, siti militari presidiati dalle Forze Armate. Violare questi luoghi significa commettere un reato che comporta il carcere. Le popolazioni che ospiteranno discariche saranno ricompensate dal punto di vista economico con fiscalità di vantaggio e opere pubbliche per la collettività. La Campania avrà quattro termovalorizzatori. Verrà incentivata la raccolta differenziata imponendo ai comuni di raggiungere gli obiettivi di legge, premiando gli enti locali virtuosi e punendo quelli viziosi. Queste ed altre sono le misure che il governo Berlusconi ha varato per fronteggiare il disastro rifiuti in Campania. Ad illustrarle a Napoli è stato il premier dopo aver nominato Guido Bertolaso (nella foto, intervistato dai giornalisti all'ingresso della Prefettura di Napoli) sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’emergenza rifiuti. Spetterà di nuovo a lui il compito di fronteggiare e risolvere quell'emergenza che Berlusconi paragona “ad un terremoto o ad un'eruzione vulcanica”. Per Bertolaso è un ritorno sulla tolda di comando di una macchina che conosce benissimo e che lasciò circa due anni fa in netto contrasto con l’allora ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il Governo ha scelto lo strumento legislativo del decreto legge, che traccerà la strada maestra da seguire per Bertolaso. Un decreto che si compone di 17 articoli (numero che a Napoli non porta bene, tant’è vero che c’è chi come il ministro Gianfranco Rotondi si è affrettato a dire che sono 16 articoli più uno), tra i quali anche quello che prevede il coinvolgimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che dovrà occuparsi di tutti i procedimenti per reati in materia ambientale e di rifiuti. Decisione che si è guadagnata il plauso del capo degli uffici giudiziari partenopei, Giovandomenico Lepore (nella foto assieme al procuratore generale Galgano).
“Abbiamo adottato un decreto legge che fa piazza pulita delle incertezze e che mira a tutelare la salute pubblica” ha spiegato Berlusconi ai tanti giornalisti presenti nella sala Ercole del Palazzo Reale di Napoli, ringraziando l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, per il lavoro svolto (il suo mandato di commissario straordinario all’emergenza scade tra 5 giorni) e di fatto salutandolo. Al posto di De Gennaro, già nei prossimi giorni, potrebbe arrivare la senatrice della Pdl Barbara Contini, che ha avuto esperienze di amministrazione in zone da ricostruire. Fu governatrice di Nassiriya nel martoriato Iraq quando al governo c’era Berlusconi.
“Non saranno più accettate azioni di minoranze organizzate”, ha tuonato Berlusconi, spiegando che le discariche saranno considerate siti militari presidiati dall'esercito e che “chiunque si introducesse abusivamente o impedisse l’accesso sarà punibile con l'arresto da 3 mesi a un anno. I promotori di disordini rischieranno fino a cinque anni”. Un giro di vite che mira a depotenziare o disattivare eventuali forme di protesta anche da parte delle popolazioni locali contro la scelta di siti come discariche. La Campania avrà quattro termovalorizzatori, ha spiegato il premier: quello di Acerra entrerà in funzione a fine anno. Tra trenta mesi invece sarà pronto quello di Salerno, poi ce ne sarà uno a Santa Maria La Fossa e uno nel Comune di Napoli. “Il sindaco di Napoli ha 30 giorni per indicare a Bertolaso il sito dove costruire il termovalorizzatore, altrimenti il neo segretario agirà con poteri sostitutivi”. Il governo, inoltre, ha intenzione, come ha annunciato il premier, di vigilare sulla raccolta differenziata, verificando che siano raggiunti i livelli necessari a contribuire alla soluzione del problema rifiuti: i Comuni della Regione che non raggiungeranno gli obiettivi della raccolta differenziata di rifiuti urbani, 25% per quest'anno, 35% per il 2009, del 50% per il 2010, subiranno un'imposta maggiorata sulla tariffa dei rifiuti conferiti nelle discariche pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di rifiuto. Napoli ha un mese di tempo per presentare un piano per la raccolta differenziata. In caso contrario, ha detto Berlusconi, “provvederà autonomamente il sottosegretario Bertolaso”.
Il presidente del Consiglio ha fissato un termine per verificare i risultati dell'azione di governo: “Napoli -ha detto- è una città ospitale e io sarò qui a lavorare anche nel prossimo futuro, ma per tornare alla normalità e uscire dall'emergenza rifiuti dovremo aspettare trenta mesi. Io penso che l'emergenza possa rientrare e che i rifiuti debbano sparire in un tempo molto breve. Su questo punto garantisco che ciò avverrà. Ma per fare tutto questo bisognerà farsi aiutare anche da altre Regioni, e trovare discariche a norma di sicurezza in attesa che entrino in funzione i termovalorizatori, a cominciare da quello di Acerra”.

Commenti