CANNES, TYSON E MARODANA MATTATORI ANCHE ALLA PRESENTAZIONE DI SODERBERGH


Applausi, ma non un'ovazione, a Cannes nella sala Debussy a fine della lunga prima proiezione stampa dell'atteso film di Steven Soderbergh che è stata intervallata da una pausa di 15 minuti nella quale sono state offerte acqua e cioccolata per la sopravvivenza. Di diverso tono la proiezione parallela, sempre di 4 ore e 28 nella sala Grand Theatre Lumiere dove alla presenza dell'intero cast, ospiti importanti come Tyson e Maradona, e soprattutto del protagonista assoluto del film Benicio Del Toro sono stati lunghi e sentiti.
Le due parti del film vanno dal primo incontro tra il medico argentino Ernesto Guevara e il fratello minore di Fidel Castro, l'attuale presidente di Cuba Raoul in un appartamento di Città del Messico nel '55 alla sua morte nella giungla boliviana nel '68. Il film di Soderbergh in concorso al Festival di Cannes e' un progetto frutto del lavoro di sette anni fortemente voluto da Benicio Del Toro che è anche produttore insieme al regista e a Laura Bickford.
Il film è una lunga avventura nella giungla, piena di combattimenti, spezzoni di repertorio in bianco e nero ricostruiti dei momenti piu' importanti della vita pubblica del Che ed anche scene in cui il rivoluzionario argentino insegna come fare la rivoluzione. Tra queste frasi: "un rivoluzionario è guidato prima di tutto dall'amore" "noi fuciliamo e continueremo a fucilare, la nostra rivoluzione è a morte".

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