PROSTITUTE AL LAVORO SOTTO CASA DEL SINDACO IERVOLINO E PERSINO DAVANTI AL PORTONE D'INGRESSO DEL PALAZZO DEL TAR IN PIAZZA MUNICIPIO


C’è uno spettacolo poco edificante che Napoli potrebbe, anzi dovrebbe risparmiarsi. Il fenomeno della prostituzione che assume ogni giorno di più proporzioni davvero inimmaginabili ed inquietanti. Chi pensava che il mestiere più antico del mondo fosse esercitato dalle cosiddette mignotte nelle bettole della zona della Ferrovia oppure in qualche loft dell’area flegrea o meglio ancora chissà quale vecchio palazzone signorile di nobili quartieri un po’ decaduti come Posillipo e Vomero, potrà ricredersi facendosi una bella passeggiata dopo mezzanotte nella zona del Porto, via Marina, piazza Municipio. Troverà una puttana ogni 50 metri. Prostitute sistemate in auto parcheggiate su marciapiedi, nelle rientranze di portoni, persino davanti ai cancelli chiusi di edifici pubblici. Donnine di facili costumi che vendono il loro corpo, che esibiscono “la merce” ai clienti da adescare alla luce della luna o della scarsa illuminazione pubblica. Ma dove è possibile assistere all’arte del meretricio? All’incrocio tra via Marina e via Duomo, praticamente sotto casa del sindaco Rosa Russo Iervolino. Davanti al portone d’ingresso del vecchio Hotel Des Londres, sede del Tar, in piazza Municipio. Sempre in zona Municipio, nelle tante strade prospicienti, da via Verdi a via San Carlo, vicino al Regio Teatro ci sono poi i femminielli. In pratica in questi punti, che si trovano a pochi passi dal Comune di Napoli, a pochi metri dalla questura di Napoli e del comando provincia della guardia di Finanza, ci sono decine di prostitute al lavoro. Il lavoro più antico del mondo. E siccome nessuno crede alla favoletta che la camorra non se ne fotte della prostituzione, è più che probabile che queste signore trascorrano la notte ad aspettare (i mariti delle altre) e che magari poi dividano buona parte degli incassi con i magnaccia della malavita.
Ma la prostituzione è reato? E se non lo è più, parcheggiare la vettura davanti al portone del Tar non è forse una violazione del codice della Strada? Intralciare il traffico per contrattare una prestazione sessuale lungo una strada, non è anche questa una violazione? E se tutto ciò davvero non bastasse a chi potrebbe o meglio dovrebbe fare qualcosa per Napoli, il decoro di una città già sputtanata da monnezza e camorra, non è un buon motivo per controllare che cosa ci fanno queste donnine seminude che ogni tanto discutono per strada con maschietti pervertiti sul quantum da pagare per i servizietti offerti? Qui nessuno è tanto fesso da non aver capito che il questore di una città non ha l’appalto per separare il bene dal male, ma controllare almeno la decenza e dividerla dall’indecenza, sarebbe già un buon servizio offerto ai napoletani. E allora?

Commenti