GRULLI O COGLIONI? SONO ELETTORI E VOTANO, NON SONO SUDDITI DI VELTRONI E BERLUSCONI

Ma perché questi grulli d’italiani hanno votato Berlusconi? I grulli, per intenderci, sono gli elettori coglioni di berlusconiana memoria, quelli che nel 2006 votarono “inspiegabilmente” la sinistra. Ebbene, agli analisti interessati, a quelli che sui giornali “indipendenti” e in televisione non si spiegano il successo di Berlusconi, a quelli che non digeriscono il trionfo della Lega, non capiscono perché gli operai iscritti a Fiom e sindacati confederali hanno dato fiducia al centrodestra, o premiato chi diceva basta alla solidarietà pelosa e tolleranza zero verso clandestini-criminali, basterebbe osservare poche cose essenziali. Ad esempio: nel profondo Nord (Est e Ovest) il Pd ha candidato il falco dei confindustriali Calearo e il figlio del signor Olivetti (il baby-Colaninno). Perché mai la classe operaia avrebbe dovuto votare la sinistra di governo? Potremmo continuare con il disastro rifiuti in Campania. La micro-criminalità dilagante in alcune regioni del Nord. Scrivere della questione morale che in Calabria tocca il centro-sinistra. Ma ci fermiamo ad una semplicissima constatazione: le elezioni sono finite ed è poco equilibrato definire cretini gli elettori solo perché non hanno votato come qualche analista desidera nel 2006 con Berlusconi, nel 2008 con Veltroni. Facciamocene una ragione: è la democrazia. Anche quando sono grulli o coglioni, gli elettori sono i padroni della democrazia e il voto va rispettato. Pure quando risulta indigesto a quegli analisti che si dicono indipendenti.

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