VINITALY: ECCO LA CARTA D'IDENTITA' DEL VINO CAMPANO PROGETTO UNIONCAMERE, INFO DA COLTIVAZIONE A DISTRIBUZIONE
Una carta d'identita' dei vini
campani: e' il progetto presentato a Vinitaly da Unioncamere con
il supporto tecnico di Dintec scrl - Consorzio per l'Innovazione
Tecnologica.
Al centro del progetto c'e' la Dap (Dichiarazione Ambientale
di Prodotto) nota anche come Epd (Environmental Product
Declaration): in pratica una carta di identita' ambientale che,
riportata in etichetta, fornisce informazioni tecniche relative
al profilo ambientale del prodotto, consentendo tra l'altro un
confronto tra prodotti equivalenti. Il tutto basandosi sull'Lca
(Life Cycle Assessment) una metodologia che consente di misurare
l'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita di un prodotto e
che prevede una verifica e una convalida da parte di organismi
terzi accreditati.
E cosi', nel caso specifico del vino, questo sistema
permettera' di valutarne il percorso dalla coltivazione allo
smaltimento, passando per la vinificazione, l'imbottigliamento e
la distribuzione. E di stabilirne l'impatto ambientale sulla
base di indici come il consumo dell'acqua, le emissioni di
anidride carbonica, il consumo delle risorse energetiche e i
rifiuti prodotti.
Si tratta, spiega Unioncamere, ''di un approccio innovativo
che per la prima volta viene applicato al settore vitivinicolo e
che certamente rappresenta uno step fondamentale sia per il
consumatore che per le aziende''. Le prime due aziende coinvolte
nella sperimentazione provengano proprio dalla Campania;
all'iniziativa hanno infatti aderito Feudi di San Gregorio e
l'Azienda Agricola Fontanavecchia che con le rispettive Camere
di Commercio di riferimento, quella di Avellino e quella di
Benevento, hanno dato vita a questa innovativa
operazione.
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