TORRE ANNUNZIATA, I PICCIOTTI DEI CLAN SI ALLENAVANO A SPARARE A SCUOLA

Il poligono di tiro dove i picciotti della camorra si esercitavano a sparare era stato ricavato in questa scuola elementare abbandonata. E sempre qui nascondevano armi e droga da smerciare nelle piazze di spaccio dell'area vesuviana. I carabinieri, grazie ad un meticoloso lavoro d'indagine, fatto anche di intercettazioni telefoniche e ambientali e soprattutto filmati anche dei camorristi che venivano istuiti sull'uso di armi come pistole, mitra e fucili, sono riusciti a ricostruire affari criminali e alleanze tra quattro pericolose cosche che da tempo di fanno la guerra tra Torre Annunziata e altri comuni alle pendici del Vesuvio. Sono 80 gli arresti eseguiti da oltre 500 militari all'alba su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Presunti esponenti delle cosche Gionta, Gallo e Cavalieri cui sono stati sequestrati al momento beni per 22 milioni di euro, ma altri accertamenti per svelare i tesori della camorra vesuviana sono stati avviati e i frutti dovrebbero arrivare a breve. I carabinieri hanno interrotto alcuni importanti canali internazionali di approvvigionamento della droga da parte dei clan vesuviani che si rifornivano di cocaina e hashsih in Spagna o anche direttamente in Messico e Colombia. Sul fronte delle estorsioni, grazie anche al coraggio di pochi imprenditori, sono stati arrestati numerosi esattori dei clan che si occupavano di imporre il pizzo anche con pesanti intimidazioni e attentati. Molte le armi sequestrate nelle case degli arrestati.

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