IMPRESE: ORA ATITECH PENSA IN GRANDE, QUI HUB MEDITERRANEO LETTIERI:MA SERVONO NUOVI SPAZI,LE ISTITUZIONI CI DIANO UNA MANO
Da azienda decotta a polo nazionale
delle manutenzioni e degli allestimenti aeronautici: tre anni
dopo l'operazione salvataggio, Atitech pensa in grande e chiama
a raccolta le istituzioni per favorire l'avvio di un nuovo
corso. L'azienda partenopea diretta da Gianni Lettieri ha
presentato oggi il nuovo logo in occasione di un evento
organizzato all'interno dello stabilimento di Capodichino.
Duplice l'obiettivo: fare il punto sui risultati ottenuti e
rilanciare le proprie strategie per il futuro.
''Atitech - ha spiegato Gianni Lettieri - nel suo nuovo corso
punta a diventare hub di riferimento per tutto il bacino del
Mediterraneo con i tre continenti che vi si affacciano: Europa,
Asia, Africa. Il polo a Capodichino - ha aggiunto - rappresenta
una grande opportunita' per tutto il sistema dell'aviazione
nazionale e anche per le compagnie estere che gravitano attorno
al bacino del Mediterraneo''.
Solo tre anni fa Atitech era un ramo secco di Alitalia: oggi
i dati parlano di un'azienda in salute, la piu' grande in Italia
e tra le prime in Europa per il suo settore, che da' lavoro a
350 persone. ''C'era tanto scetticismo attorno a questa
operazione - ricorda oggi Lettieri - non sono stati anni facili,
ma non abbiamo mollato e oggi siamo qua pronti per un'altra
sfida''. Resta il problema dei cassintegrati ancora da
riassorbire: ''Sono 150 su 500. Ognuno di loro per me e' una
ferita da sanare ma conto di completare il processo di
saturazione del personale entro il 2014''.
Quello del personale da riassorbire non e' l'unico problema.
''Per competere - ha spiegatO Lettieri - abbiamo bisogno di
raccogliere altre commesse sugli aerei di lungo raggio dopo il
767 gia' acquisito: ma i boeing piu' grandi nei nostri hangar
non entrano, ecco perche' abbiamo bisogno che l'aeroporto ci
conceda nuovi spazi e per questo serve l'aiuto della Regione.
Oggi numerose attività manutentive già contrattualizzate non
possono essere realizzate da Atitech a Capodichino e le stesse
vengono dirottate dai clienti in altri contesti produttivi
all'estero. Su questi argomenti - ha ricordato Lettieri - e'
aperto un tavolo alla Regione, l'auspicio e' che porti a
risultati concreti in tempo utile, al fine di scongiurare la
perdita di importanti lavori e di ulteriore occupazione''.
A Lettieri e' giunto l'incoraggiamento del vicepresidente di
Confindustria Vincenzo Boccia, che ha parlato di un giorno di
festa per il Paese, e di Anna Rea (segretario regionale della
Uil), e il sostegno del governatore campano Stefano Caldoro che
ha sottolineato la bonta' di un'operazione in cui ognuno ha
fatto la sua parte, impresa, sindacati e politica.
Tuttavia - ha sottolineato Caldoro - l'impegno della Regione
su settori di grande tradizione per la Campania come aerospazio
e automotive non e' sufficiente in assenza di una adeguata
politica industriale nazionale. ''Se non abbiamo politiche
industriali da parte del governo - ha osservato il governatore -
e negli ultimi anni sono state deboli, non potremo difendere le
nostre eccellenze nei settori dell'automotive, della nautica e
dell'aerospazio. Le regioni - ha osservato - non hanno strumenti
per fare politiche industriali''.
Commenti