STUDENTESSA SCOMPARSA: PADRE RICONOSCE CORPO FIGLIA DA NEO


Un neo sul polso della mano destra. E' il particolare che ha consentito ad Ulisse Beretta di affermare con certezza che il cadavere ritrovato questa mattina nelle acque del Po vicino a Pieve
Porto Morone (Pavia) era quella di sua figlia. Cecilia Beretta, 25 anni di Abbiategrasso (Milano), studentessa universitaria che frequentava la facolta' di Farmacia all'Ateneo di Pavia, era scomparsa improvvisamente nella notte tra il 16 e 17 ottobre scorsi, dopo una serata trascorsa con amici. Dal giorno della sua scomparsa, Cecilia e' stata segnalata prima alla stazione della metropolitana di Famagosta a Milano, poi a Pordenone. Qualcuno sosteneva di averla vista anche in Slovenia. Forse nessuna di queste segnalazioni era veramente attendibile. Dopo il ritrovamento del suo cadavere nelle acque del Po, si fa strada l'ipotesi che la ragazza possa essere finita nel fiume gia' subito dopo la sua scomparsa. Forse in quella stessa notte tra il 16 e 17 ottobre scorsi, dopo essere andata a mangiare a casa di amici in un appartamento di Strada Nuova, nel centro di Pavia. Una casa a poche centinaia di metri dal Ponte Coperto e dal Ticino. Il fiume che attraversa Pavia, dopo pochi chilometri entra nel Po all'altezza del Ponte della Becca. Da li' al tratto di Po in cui e' stato ritrovato oggi il corpo di Cecilia, c'e' ancora un percorso di alcuni chilometri. A lanciare l'allarme, questa mattina, e' stato un uomo che ha notato un cadavere che affiorava dal fiume. Sul posto si e' subito portata una squadra dei vigili del fuoco di Pavia che ha riportato a riva il corpo. Si e' subito capito che si trattava di una donna di giovane eta'. Il pensiero e' immediatamente corso a Cecilia Beretta. Il cadavere e' stato trasportato all'istituto di Medicina Legale dell'Universita' di Pavia dove questa sera e' arrivato Ulisse Beretta, che ha riconosciuto il corpo di sua figlia. L'uomo, affranto dal dolore, ha lasciato l'istituto uscendo da una porta sul retro, per non parlare con i giornalisti. Nei giorni scorsi Ulisse Beretta e sua moglie, farmacista ad Abbiategrasso, avevano lanciato un appello alla trasmissione 'Chi l'ha visto', chiedendo a Cecilia di farsi viva. I genitori sin dalla scomparsa della ragazza avevano manifestato la loro preoccupazione, temendo che la figlia potesse essere fuggita con qualcuno che avesse in qualche modo plagiato la sua volonta'. Cecilia, prima di sparire, ha lasciato alcuni biglietti rivolti alla sua famiglia, dedicando frasi piene d'affetto al padre, alla madre ed ai fratelli. Messaggi ripetuti anche in alcuni sms inviati ai genitori nei giorni prima di sparire. La sua scomparsa, sin dall'inizio, era apparsa come un vero e proprio giallo. Una bambina ha anche raccontato che Cecilia le avrebbe confidato di aver deciso di partire per iniziare una nuova vita, dopo aver conosciuto un amico sul treno con il quale viaggiava da Abbiategrasso a Pavia. L'autopsia che verra' effettuata nei prossimi giorni all'istituto di Medicina Legale di Pavia fara' chiarezza sulle cause della morte. Il corpo della ragazza era completamente nudo, con tagli in diverse parti che pero' potrebbero anche essere stati provocati dallo sfregamento del cadavere contro alcuni rami o pietre sul fondo del fiume. L'indagine e' condotta dalla Procura della Repubblica di Pavia, diretta da Gustavo Cioppa.

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