LITE PER UNO SFOTTO', UN MORTO E DUE FERITI A NAPOLI

Una lite degenerata per uno sfotto', sfociata nel sangue. Questo il movente del litigio avvenuto all'interno della discoteca di Sant'Antimo, nel napoletano, (e non di Aversa, come era risultato in un primo momento) tra due gruppi di giovani. La vittima, Vincenzo Priore, 21 anni, incensurato e' morto colpito da un proiettile esploso da una pistola. Il corpo senza vita del giovane nella zona della Masseria Cardone, solo dopo il ricovero in ospedale di altre due persone, un ventottenne di Casoria, Giuseppe Barretta, con precedenti per droga ed evasione dai domiciliari, ferito di striscio alla testa, e di Pasquale Marino, 23 anni, di via Ghisleri, rimasto contuso per un colpo inferto con un corpo contundente, alla testa. I due si sono presentati con mezzi propri in ospedale e contemporaneamente, una telefonata allertava la polizia e consentiva a una pattuglia di trovare il cadavere riverso sull'asfalto di Cupa delle Vedove, a Miano, dietro un furgone parcheggiato. All'inizio, sembrava che i due episodi fossero separati, poi la Squadra Mobile di Napoli li ha collegati, chiarendo che tutto era iniziato nel locale "Remake", di Sant'Antimo. Il litigio violento tra due gruppi era stato sedato dagli addetti alla sicurezza del locale, che li avevano allontanati. La lite sarebbe scaturita da una presa in giro tra i giovani e forse anche da spruzzi di spumante che avrebbero suscitato reazioni eccessive. Dal chilometro 18,900 della via Appia fino a Cupa delle Vedove il contrasto si e' trascinato e la situazione e' degenerata. Sul luogo del delitto la Scientifica ha rinvenuto tre bossoli.

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