FIACCOLATA PER LE VITTIME INNOCENTI DELLA CAMORRA, L'INTERVENTO DEL CARDINALE SEPE


FIACCOLATA ECUMENICA PER LE VITTIME INNOCENTI DELLA CRIMINALITA’
Napoli, da Piazza Carita’ alla Galleria Umberto
venerdi’ 9 novembre 2012, ore 18.30
Intervento conclusivo del Cardinale Crescenzio Sepe

Carissimi,
si conclude qui, nel cuore della nostra Città, la magnifica fiaccolata ecumenica
che si è snodata lungo via Toledo, interpretando i sentimenti di tutti i
napoletani. Non importa quanti siamo, perché la freddezza del numero è
annullata dal calore dei cuori e dal comune sentire di un popolo.
Conta, infatti, l’esserci, lo stare insieme, il pregare insieme nel nome del
nostro unico Dio, facendo memoria di tanti nostri fratelli ai quali è stata
tolta la vita, senza colpa e senza ragione alcuna.
Il nostro ritrovarci testimonia una presenza, una condanna, una speranza.
Sì, vogliamo gridare, con voce forte e ferma, che i nostri fratelli, rimasti
vittime della violenza camorristica, sono qui con noi, presenti tra noi,
rendendo ancora più forte il nostro impegno a riaffermare il valore della
vita di ciascuno e di tutti, per difendere la libertà individuale e la
convivenza civile, per esaltare la profonda dignità di questa Città, fatta
grande dalla storia ma continuamente offesa da un manipolo di fuorilegge.
Siamo qui non per denunciare la nostra debolezza, ma per esprimere la
nostra forza che non nasce dalla violenza delle armi, bensì dal sacrificio
dei nostri fratelli vigliaccamente uccisi. Sono proprio loro a  motivarci,
perché costituiscono la linfa del nostro agire e della nostra battaglia.
Il giusto non muore invano e il sangue dei giusti, recita il salmista, è seme
di luce e di speranza; luce nei nostri passi e speranza nei nostri cuori.
Sono questi nostri fratelli che illuminano e guidano il nostro cammino,
perché sono qui presenti e ci rendono potenti, mentre voi, seminatori di
violenza e di morte, rimanete nelle tenebre, vi nascondete perché avete
paura mentre dovreste piuttosto avere vergogna di voi stessi e dei vostri
comportamenti. Sfuggite alla luce del giorno, perché avvertite il peso delle
vostre  colpe gravissime e non avete il coraggio di stare tra la gente.
Siete i veri sconfitti. Siete cadaveri che camminano, condannati a morte certa da
voi stessi, sapendo che chi semina vento raccoglie tempesta.
Sappiate che da parte nostra non ci può essere alcuna indulgenza. Siamo su
sponde distinte e distanti, finché rimanete sotto il tunnel della violenza e della
morte. Questa Napoli, questa società, questa umanità non vi appartiene, perché
voi siete altro, avete scelto di stare contro i vostri fratelli, contro l’umanità,
contro la legge, contro quei valori che sono alla base di ogni persona umana e
della nostra stessa civiltà.
Vi parlo nel nome del nostro Dio misericordioso: Scegliete la vita, quella vera,
quella sacra. Deponete le armi, perché, come disse il compianto Pontefice
Giovanni Paolo II ad Agrigento, verrà per voi il giorno del giudizio e non ci
saranno sconti. Neppure i vostri figli, le vostre mogli e madri vi perdoneranno
per la vita difficile, pericolosa e oscura cui li avete costretti.
Noi continuiamo a credere e a batterci per il cambiamento, per riappropriarci
della nostra Città liberata dalla violenza, per realizzare una società animata dalla
giustizia e dal bene comune.
Siamo sostenuti dalla nostra fede e dal sangue delle tante vittime innocenti per
le quali questa sera vogliamo pregare tutti insieme.



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