RISCHIO PIRATERIA, L'ALLARME DI PAOLO D'AMICO DI CONFITARMA: NON SOLO ESERCITO MA ANCHE SICUREZZA PRIVATA A BORDO PER SCORAGGIARE BUCANIERI SENZA SCRUPOLI
Una norma che permetta l'utilizzo anche di team di sicurezza privati a bordo delle navi sulle tratte a rischio pirateria. E' quanto chiede il presidente di Confitarma, Paolo D'Amico, intervenuto al convegno 'Shipping and the law', in svolgimento oggi nella Villa Pignatelli di Napoli.
"Preoccupano i tempi", spiega D'Amico, che sottolinea che "non si realizza il fatto che ogni giorno che passa puo' essere quello fatale". Sulla presenza dei militari a bordo delle navi, aggiunge, "ci sono già tutte le regole scritte. Sui privati ancora no, e oltretutto la competenza non e' piu' del Ministero della Difesa ma dell'Interno. Pare comunque che si stia arrivando a una conclusione che ci permettera' l'uso dei privati, che sono necessari perchè i militari non sono in condizione di coprire a 360 gradi tutto il territorio. Purtroppo preoccupano i tempi, non si realizza che ogni giorno puo' essere quello fatale per la nave".
Nelle zone a rischio, prima fra tutte quella al largo della Somalia ma anche di recente l'Africa Occidentale, "abbiamo dalle quattro alle cinque navi al giorno. Alcune di queste sono gia' protette dai militari, ma qualcuna no. Non ci vuole niente a perdere un'altra nave", conclude D'Amico.
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