RANDAGISMO, CANILI DI NAPOLI A RISCHIO CHIUSURA E INDEBITATI PERCHE' COMUNE NON PAGA LE RETTE


"Dobbiamo obbligatoriamente curare gli 800 cani che si trovano nei 7 canili comunali autorizzati ma il Comune di Napoli ci paga poco e male, costringendoci a fare debiti con le banche e a pagare interessi che mai riavremo indietro". E' quanto denuncia il presidente dell'associazione difesa cani randagi (ADCR) di Napoli, Lucio Mezzadri, il quale chiede all'amministrazione comunale di Napoli,
guidata dal sindaco De Magistris, il pagamento degli arretrati (tre fatture maturate e non corrisposte) e, soprattutto, piu' puntualita' nei pagamenti mensili.
   "I canili ospitano razze pericolose ed aggressive per la pubblica sicurezza - dice ancora Mezzadri - alcuni affetti da malattie trasmissibili all'uomo, per non parlare degli animali sottratti alla criminalita' che li utilizzava per i combattimenti clandestini". "Noi - sottolinea Mezzadri - svolgiamo servizi che attengono la pubblica sicurezza e il Comune di Napoli non rispetta il contratto sottoscritto nel 2003. Vantiamo crediti da circa due anni e, ad oggi, l'assessore comunale alle risorse strategiche non ha recepito la gravita' della nostra situazione".
   I doveri che i titolari dei canili devono assolvere, infine, li espongono a debiti per evitare di incorrere nel reato di maltrattamento degli animali, per la mancata somministrazione alimentare e sanitaria.

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