PRIMARIE CENTROSINISTRA, BERSANI PARTE DA BETTOLA, QUI PER DIRE CHI SONO VIA ALLA CAMPAGNA DAL DISTRIBUTORE DI BENZINA CHE FU DEL PADRE
Bersani parte alla
conquista delle primarie da Bettola, suo paese natale, anche
perche' qui e' uno del posto, nessuno lo considera il cittadino
piu' illustre. Non foss'altro che lo scranno di cittadino piu'
illustre, almeno secondo i bettolesi, e' gia' ben presidiato: i
compaesani del
segretario del Pd sostengono, non senza qualche
ragione, ma non senza qualche perfido sogghigno dei campanili
confinanti, che qui ci sia nato niente meno che Cristoforo
Colombo.
Mentre salpa la spedizione bersaniana, anche se il via
ufficiale della campagna sara' venerdi' dal Cern di Ginevra,
Bersani, uno dei politici italiani piu' gelosi della propria
privacy familiare, apre per un giorno le porte di casa sua. E
porta tutti nel suo paese della Valnure, sulle colline
piacentine, per far capire meglio agli italiani chi e' che si
candida a governarli.
''Uno che si propone per guidare l'Italia - ha detto - deve
certo dire quel che fara', ma prima di tutto deve dire chi e'.
Io credo che il Bersani piu' vero sia questo, dove ci sono le
mie radici. Parto da Bettola, cioe' dall'Italia, un paese che fa
fatica a sentirsi uno Stato, ma che e' il piu' riconoscibile al
mondo per chi ci guarda da fuori''.
A Bettola c'e' un benzinaio dove suo padre Pino,
democristiano come quasi tutti in questa propaggine bianca
dell'Emilia rossa, ha lavorato dividendosi con la vicina
officina meccanica, davanti alla quale, ad aspettare Bersani,
c'era uno striscione dei suoi sostenitori con scritto ''noi
aggiustiamo, non rottamiamo''. Il segretario ha deciso di far
partire la sua corsa alle primarie proprio da qui.
A Bettola c'e' anche una piazza, con in mezzo il monumento di
Cristoforo Colombo. La storia acclara che la famiglia dello
scopritore del nuovo mondo fosse davvero originaria di Bettola e
che si sia poi trasferita nella non lontana Genova. Resta da
sciogliere il nodo storico se il trasloco sia stato prima o dopo
la nascita del piccolo Cristoforo, ma per la gente qui la
questione e' di poco conto: il sangue, il dna, la pasta di cui
era fatto il grande navigatore e' bettolese doc, con buona pace
dei genovesi che se lo intestano e degli spagnoli che se ne sono
appropriati.
E davanti a Colombo, Bersani ha rilanciato la sua traversata,
con un comizio fatto nello stesso luogo dove tanti anni prima ne
tenne un altro, il primo, davanti ad una ventina di persone.
L'agenda Monti, ha ribadito, e' una mappa preziosa, lavoro,
equita', diritti le tre caravelle che permetteranno di scoprire
terre nuove.
Ma il ritorno nella sua terra, nel suo paese mai abbandonato,
e' servito anche per abbracciare tanti amici e affondare le mani
in quelle radici ''che solo se sono ben salde possono produrre
nuove foglie''. E per dire anche che Bettola assomiglia
all'Italia: una piazza e un bar, una chiesa e un municipio, una
fabbrica che chiude e tanta gente per bene che ha voglia di fare
qualcosa per migliorare la situazione. ''L'insegnamento che io
ho avuto in questo paese - ha detto - fra la pompa di benzina e
l'officina, fra una discussione di politica con chi la pensa
diversamente da me e una partita a carte e' che la vita reale
dei cittadini viene sempre prima di ogni altra cosa''.
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