MONTENEGRO: ELEZIONI; SI VOTA PER POLITICHE ANTICIPATE FAVORITO DJUKANOVIC, EX AMBASCIATORE A ROMA GUIDA OPPOSIZIONE


In Montenegro si vota oggi per le elezioni parlamentari anticipate, che vedono largamente favorita la coalizione di centrosinistra al potere guidata dall'ex premier e uomo forte Milo Djukanovic. Le autorita' di governo sono alla ricerca di un nuovo mandato pieno di quattro anni per condurre al meglio i negoziati di adesione alla Ue apertisi in giugno.
Apertesi alle 7 (stessa ora italiana), le urne chiuderanno alle 20, con i primi risultati parziali attesi in tarda serata. I sondaggi vedono nettamente favorita, con oltre il 47% dei voti, la coalizione di governo 'Per un Montenegro Europeo' formata dal Partito democratico dei socialisti (Dps) di Milo Djukanovic, dal Partito socialdemocratico (Sdp) di Ranko Krivokapic e dal Partito liberale (Lp) di Andrija Popovic. L'opposizione, riunita in una coalizione denominata 'Fronte Democratico' (Df) e guidata dal noto diplomatico Miodrag Lekic, ex ministro degli Esteri ed ex ambasciatore a Roma durante il regime di Slobodan Milosevic, e' accreditata del 18%-20%. Seguono nei sondaggi il Partito popolare socialista (Snp), dato al 15%, e la nuova formazione 'Montenegro Positivo' con poco piu' del 10%. Nonostante la crisi economica e le accuse di corruzione, la coalizione di governo, e in particolare il Dps di Djukanovic, continuano a godere di ampio consenso, sopratutto per il forte sostegno dato all'indipendenza del Montenegro, staccatosi dall'Unione con la Serbia nel 2006 con un referendum. Proprio su questo ha centrato la sua campagna Djukanovic, secondo il quale un successo dell'opposizione, ritenuta filoserba e troppo legata agli interessi di Belgrado, metterebbe in pericolo l'indipendenza del Paese. Lekic e il suo 'Fronte democratico' accusano da parte loro il governo della difficile situazione economica e del persistere di una corruzione dilagante. Un successo della coalizione di governo potrebbe segnare il ritorno al potere di Djukanovic, mai uscito di scena e che negli ultimi vent'anni e' stato presidente e cinque volte premier. Per rinnovare gli 81 seggi del Parlamento sono chiamati alle urne poco piu' di 514 mila elettori, su una popolazione di 680 mila abitanti.

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