LAVORATORI CONTRO A POMIGLIANO, LA RACCOLTA FIRME CONTRO LA FIOM DIVENTA UN SUCCESSO CHE FARA' DISCUTERE

Non si stempera affatto la polemica sull'iniziativa di alcuni lavoratori della newco di Pomigliano d'Arco, che negli ultimi giorni sono riusciti a raccogliere 1738 firme per una petizione da consegnare ai sindacati ai quali hanno chiesto delucidazioni sul proprio futuro occupazionale, preoccupati per le conseguenze della sentenza della corte d'Appello di Roma, che impone a Fiat l'assunzione di 145 iscritti alla Fiom. Da una parte gli organizzatori della petizione che chiedono di ''restare dentro'', dall'altra la Fiom convinta che i lavoratori si siano ritrovati ''di fronte all'ennesimo ricatto, ancora peggiore del referendum''. Negli ultimi giorni gli stessi operai di Fabbrica Italia Pomigliano avevano condannato la raccolta firme, sostenendo che non avrebbero ''tradito i colleghi fuori'', ma poi oltre l'81 per cento dei 2143 lavoratori dello stabilimento, ha sottoscritto il documento. Una petizione che, secondo gli organizzatori, ''non e' finalizzata a tenere fuori i colleghi della Fiom'', ma a ''non far uscire nessuno degli assunti''. ''Abbiamo tutti famiglia - spiega una delle operaie che ha raccolto le firme - io ho due bambini e non ho marito, e a differenza di chi e' ancora in cassa integrazione, noi della newco non ne avremmo diritto, e la nostra sorte sarebbe la mobilita'''. Per Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim per il settore auto, la gran quantita' di firme deve far ''riflettere e impegnare tutte le organizzazioni sindacali, Fiom compresa''. Uliano ha invitato i metalmeccanici della Cgil a firmare gli accordi ''e non aprire fronti giudiziari che rischiano solo di dare ulteriori argomenti a Fiat per disimpegnarsi''. Preoccupazione e' stata espressa dal segretario regionale della Fismic, Felice Mercogliano, il quale ha sottolineato che la sentenza di Roma ''ha creato incertezza tra i lavoratori a causa dell'annuncio, da parte del Lingotto, di voler ricorrere alla Cig o alla mobilita' per altrettanti operai gia' in Fip''. Qualche perplessita' sulla petizione, pero', e' stata sollevata da un ex delegato della Fim, Gerardo Giannone, che nei giorni scorsi aveva condannato l'iniziativa. ''Mi chiedo chi sia stato capace di fare tutto questo in pochi giorni - ha detto - senza che nessuno si accorgesse che camminava sulle linee di lavoro a far sottoscrivere il documento. Allo stesso tempo, pero', le firme lasciano riflettere sulla loro finalita', perche' ben vengano se l'iniziativa era tesa a dire a Marchionne che il giudice ha disposto le nuove assunzioni, ma non deve licenziare chi e' gia' dentro''. Per Francesco Percuoco, ex rsu Fiom al Vico, ed attuale coordinatore provinciale del sindacato per il settore auto, la raccolta non sarebbe stata 'spontanea'. ''Se l'avessero fatta con voto segreto - ha sottolineato - non avrebbero ottenuto consensi. Non condanno questi lavoratori, che sono costantemente ricattati, e si sono ritrovati addirittura i sindacati firmatari all'interno che non hanno saputo difenderli e li hanno lasciati soli. Ma prima o poi dovranno pur dire basta a questi soprusi''.

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