IL COVO DI MASSIMO DI CATERINO, PADRINO DEI CASALESI, TRADITO DALL'AMORE PER LA MOGLIE
Gli investigatori - che da diverse
settimane avevano individuato il nascondiglio, uno dei tanti a
disposizione del latitante dei Casalesi Massimo Di Caterino -
sono intervenuti all'interno dell'abitazione, munita di video
camere esterne, pedinando la moglie, Marianna Zara, che,
infatti, si trovava insieme a lui al momento dell'arresto.
I poliziotti hanno trovato e sequestrato dispositivi per
rilevare apparati di intercettazioni, una pistola calibro 7.65,
munita di 2 caricatori con otto cartucce ciascuno, e 10 mila
euro in contanti. Nell'operazione che ha portato al suo arresto
hanno preso parte circa 18 agenti della sezione di Casal di
Principe. Il proprietario dell'abitazione in cui aveva trovato
rifugio il latitante, Massimiliano Iossa, di 41 anni, e' stato
arrestato con l'accusa di favoreggiamento.
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