NAPOLI
– “Ancora una volta le belve della camorra hanno strappato la vita e i
sogni ad
un ragazzo perbene e hanno distrutto la sua famiglia. Pasquale Romano è
l’ennesima vittima innocente di clan che non si fanno alcuno scrupolo a
colpire persone estranee alle loro logiche e ai loro affari illeciti.
L’assassinio
di una persona innocente riapre ferite mai chiuse in ognuno dei
familiari delle vittime: ciò nonostante abbiamo il dovere di impegnarci
tutti affinché
su quest’ennesima tragedia non cali l’oblio”. Lo afferma Lorenzo Clemente
presidente
del Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti di
criminalità, all’indomani del tragico scambio di persona avvenuto due
sere fa a Marianella
dove è rimasto ucciso Pasquale Romano, trentenne incensurato di
Cardito.
Al Coordinamento ci sono genitori e figli che si sono visti portare via
il loro
caro da una criminalità feroce e assassina, che non ha pietà neppure
per chi è estraneo al ‘sistema’. Silvia Ruotolo, Annalisa Durante,
Attilio Romanò, Vincenzo Liguori: le loro storie, e quelle di tanti
altri, sono la storia di Pasquale Romano. Il Coordinamento
Campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità nasce per
non dimenticare quell’innocente tributo di sangue ma anche per stare
accanto a chi sprofonda nell’incubo del lutto come è accaduto l’altro
giorno alla famiglia Romano. “Oggi
stesso partirà il tavolo tecnico per avviare tutte le procedure a
favore della famiglia Romano, alla quale come ogni tragica volta, va la
nostra vicinanza, ma anche e soprattutto il contributo concreto al che
non si sentano mai soli”. “Di
fronte a questa ennesimo dramma, - conclude Clemente - siamo pronti a
sostenerli e a stare loro vicini in questo momento di estremo dolore e
in seguito”.
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