FIAT: FESTA A POMIGLIANO, ORA RISPETTO SENTENZA STEFANO, 'IO PRIMO NOME ELENCO CHE LEGGERA' MARCHIONNE'


''Sono il primo dell'elenco, il mio sara' il primo nome che Marchionne leggera' quando gli metteranno avanti la sentenza della Corte d'Appello''. Stefano Birotti, uno dei 19 ricorrenti della Fiom che ha vinto anche il ricorso in Appello per 'discriminazione sindacale' da parte della Fiat nella assunzioni nella newco, ironizza sull'iniziale del suo cognome, che lo colloca al primo posto tra i lavoratori che dovranno firmare il contratto per entrare in Fabbrica Italia Pomigliano. Stamattina Stefano ha ricevuto da parte della segreteria provinciale un sms con la scritta 'grande vittoria, abbiamo vinto il ricorso'. Poi le telefonate, il tam tam tra i lavoratori e la corsa, per alcuni dei ricorrenti, tra i quali lo stesso Birotti, a Roma, per partecipare alla conferenza stampa con Landini. ''Sono al settimo cielo - racconta - spero che questa volta Marchionne rispetti la sentenza. La prima cosa che ho pensato, quando ho visto il messaggio, e' che abbiamo ragione su tutta la linea, sull'accordo, la discriminazione, sul fatto che la Panda
non basta ne' a noi ne' all'indotto''. Una gioia condivisa un po' da tutti i 19 ricorrenti, che sono per lo piu' esponenti provinciali del sindacato come da scelta fatta per evitare ''ripercussioni agli altri lavoratori iscritti nel caso avesse vinto Fiat''. C'e' chi ha festeggiato il proprio compleanno con una torta ''rosso Fiom'', commissionata alla moglie dal proprio figlioletto: ''Oggi non e' solo il compleanno di un semplice operaio da oltre quattro anni in cassa integrazione forzata - spiega, infatti, un altro ricorrente, Antonio Di Luca, scrivendo sul social network Facebook - che festeggia mestamente con la moglie e i suoi tre figli, l'ultimo dei quali, Marco di appena quattro anni, ha voluto fare una torta insieme alla mamma di 'colore rosso FIOM', giuro che sono state le sue parole. Ma e' la giornata in cui una nuova sentenza della Corte di Appello di Roma ha condannato nuovamente la Fiat''. Mario Di Costanzo, altro ricorrente ed ex rsu in fabbrica, ha trascorso gran parte della propria giornata a telefono. ''Hanno chiamato in tanti - racconta - e quasi non ho avuto il tempo di mangiare, anche se mia moglie, per sdrammatizzare una situazione ormai 'pesante' dopo tanta cig, mi ha detto 'devono ancora passare 40 giorni prima che torni a lavorare?'. Ma questa vittoria e' solo il primo passo, perche' in fabbrica devono rientrare tutti, a prescindere dalla tessera di sindacato. Noi non vogliamo entrare per fare una 'battaglia', ma solo per lavorare e verificare sulla nostra pelle se Marchionne aveva ragione sulla bonta' dell'accordo, oppure se abbiamo ragione noi''. Per tutti, ora, cresce l'attesa del rientro, in quella fabbrica da cui mancano ormai da oltre due anni.

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