FIAT: DELEGAZIONE DONNE POMIGLIANO INCONTRA OPERAI MELFI
Una delegazione di 15
donne - tutte mogli di operai in cassa integrazione dello
stabilimento di Pomigliano (Napoli) della Fiat - e' arrivata
stamani davanti ai cancelli della Sata di Melfi (Potenza), per
''coinvolgere lavoratrici e lavoratori lucani nella lotta per la
difesa del diritto
all'occupazione, in un momento in cui tutte
le industrie rischiano di chiudere''.
Al cambio del turno, le donne di Pomigliano - alcune delle
quali accompagnate dai figli - hanno incontrato gli operai dello
stabilimento lucano della Fiat, ed hanno distribuito un
volantino in cui si chiede all'azienda ''di restituire i
finanziamenti pubblici ad oggi incassati''.
''Siamo qui a Melfi - ha detto Antonietta Abate, una
componente della delegazione - per chiedere alle lavoratrici e
ai lavoratori di unirsi in una battaglia a difesa dei nostri
diritti. Mi chiedo come si possa continuare a vivere con 700
euro al mese, tra poco non sapremo nemmeno come mangiare. Qui a
Melfi - ha aggiunto - c'e' anche mio figlio: non siamo riusciti
a mandarlo all'universita', perche' in casa non ci sono soldi''.
''Mio marito ha 48 anni: nessuno lo prendera' a lavorare a
quell'eta''', ha detto Maria Molinari: ''Il problema - ha
spiegato - non riguarda solo la Fiat, ma tutta l'industria
italiana. I politici finora non hanno fatto nulla per noi. Non
vogliamo l'elemosina della cassa integrazione. Vogliamo il
lavoro per i nostri mariti, vogliamo che siano soddisfatti e che
facciano una vita normale. Nei prossimi giorni - ha annunciato -
andremo a Cassino (Frosinone), e poi nelle altre fabbriche
italiane del gruppo Fiat, perche' il nostro messaggio deve
arrivare a tutti''.
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