CARDITO, UN PAESINO SCONVOLTO PER L'OMICIDIO DI PASQUALE ROMANO

"L'intera cittadina di Cardito e' sconvolta. La sua famiglia e' distrutta. E' gente perbene, tranquilla. Conoscevo personalmente Pasquale ed era un ragazzo senza grilli per la testa". Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito (Napoli), parlando con l'Ansa, non riesce a farsi una ragione sull'assassinio di Pasquale Romano che ieri sera e' stato ucciso a Marinella, alla periferia di Napoli, con 14 colpi di arma da fuoco. Nel ventaglio delle ipotesi investigative c'e anche quella dello scambio di persona.  Il sindaco Cirillo e' stato in mattinata a casa dei familiari di Romano: "Sono persone perbene e per questo ho voluto esprimere loro la mia solidarieta"'. A Cardito, nella mattinata, di oggi non si parlava d'altro. Sconcerto, dolore ed incredulita'. Pasquale Romano, dicono, era particolarmente felice perche' tra qualche mese avrebbe avuto un contratto a tempo indeterminato con la ditta di Pozzuoli, che produce cavi, dove lavorava da qualche tempo. E, quindi, avrebbe potuto fissare la data del matrimonio con la sua fidanzata residente nel quartiere dove e' stato ucciso. "Cardito non e' una metropoli e qui ci conosciamo tutti - aggiunge invece l'ex sindaco Giuseppe Barra - e finiamo per per sapere anche se uno prende una contravvenzione stradale di troppo. Quella di Pasquale Romano e una famiglia tranquilla, gente onesta".
I familiari non riescono a farsi una ragione di quanto accaduto. Il ragazzo viveva a Cardito con il papa', un pensionato, e la mamma. Aveva una sola sorella che e' sposata. In paese dicono che la vittima non conosceva altro che il lavoro. "Pasquale e' capitato al posto sbagliato nel momento sbagliato - dice il cugino Giovanni Di Cicco - Noi vogliamo che sia fatta chiarezza al piu' presto e che sia fatta giustizia. Non e' possibile morire in questo modo". 

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