PRESI I PRESUNTI ASSASSINI DELLA COPPIA DI ALBANELLA. SONO DUE PERSONE CHE RACCOGLIEVANO FERRO VECCHIO PER TOMMASSINO. LA COMPAGNA UCCISA PERCHE' TESTIMONE SCOMODO DA ELIMINARE

Sono due conoscenti delle vittime i presunti assassini di Armando Tommasino e Maria Francesca Lamberti, 56 e 47 anni, conviventi da alcuni anni, trucidati a bastonate e con 60 coltellate in questo casolare di campagna ad Albanella, nel Salernitano. Ad arrestare i due presunti assassini, uno salernitano e l’altro tunisino, sono stati i carabinieri del reparto operativo di Salerno su decreto di fermo del procuratore Franco Roberti. Secondo quanto emerge dalle indagini i due indagati raccoglievano ferro vecchio per il Tommasino ed erano andati a casa della vittima per dargli una lezione perché da tempo non li pagava. La lite è però degenerata, lui è rimasto a terra col cranio fracassato ma non era ancora morto. Alla scena avrebbe assistito la compagna del Tommassino, da qui la scelta dei presunti assassinidi trucidare entrambi con una 60ina di pugnalate, tentando di simulare una rapina magari fatta da extracomunitari… visto che in quella zona, nella piana del Sele, di disperati impiegati come braccianti agricoli ce ne sono tanti.

A trovare i corpi straziati della coppia fu uno dei figli della donna, rientrato a  casa dopo la mezzanotte. Si capì subito che non si trattava di un duplice omicidio a scopo di rapina ma un delitto d’impeto perché nulla fu portato via dalla casa, la coppia non navigava certo nell’oro, e in ogni caso sembrava ingiustificata tanta inaudita violenza.

Così i carabinieri sono riusciti a fare chiarezza in tempi record, grazie anche alle parziali ammissioni di uno dei due indagati, il tunisino, sul duplice delitto.

 

 

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