ITALIA-LIBIA, MONTI DA' APPUNTAMENTO AL PREMIER LIBICO A NAPOLI IL 20 FEBBRAIO

Nel corso dei colloqui a Tripoli tra Monti e i novi dirigenti del governo provvisorio libico e' stato ribadito anche l'impegno per una rapida soluzione della questione dei crediti delle imprese, attraverso la creazione di un apposito meccanismo.Insomma tra Libia e Italia e' piena sintonia, confermata anche dall'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, pure lui oggi a Tripoli. ''"Con i libici va tutto bene", ha detto. E quanto alla produzione di petrolio, ''ci si sta riavvicinando al livello prebellico''. "Siamo intorno a 260 mila barili al giorno, quando prima della guerra ci si attestava intorno ai 270 mila", ha riferito, aggiungendo che l'obiettivo e' di toccare quota "300mila barili al giorno". '''Sono 50 anni -ha anche tenuto a sottolineare- che lavoriamo in Africa e non e' mai successo che un contratto non sia stato rispettato". E sul fronte diplomatico dal ministro degli Esteri Terzi e' arrivato l'invito all'omologo libico Ashour bin Khayal per il prossimo vertice ministeriale del 'Dialogo 5+5', che si svolgera' il 20 febbraio a Napoli. A dare l'annuncio e' stato lo stesso Monti. Un debutto importante per la Libia del nuovo corso all'incontro che riunira' i ministri degli Esteri di Francia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia (i Paesi che aderiscono al Dialogo) oltre a Egitto, Grecia e Turchia. Nell'agenda della missione italiana di oggi a Tripoli in primo piano anche il settore cultura e archelogia. Il nostro paese vuole tornare a riprendere ed eventualmente ad ampliare la collaborazione in questo campo. E a simboleggiare tale violonta' la restituzione da parte dell'Italia della ''Testa di Domitilla'', una scultura marmorea trafugata in Libia nel 1990 e recuperata dai Carabinieri.

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