AFFONDAMENTO COSTA CONCORDIA A LARGO ISOLA DEL GIGLIO, I PASSEGGERI: SOCCORSI ALLUCINANTI

"E' stato allucinante. Nessuno ci diceva nulla e il personale straniero urlava per il panico tra di loro. Abbiamo preso da soli i giubbotti salvagente rompendo le vetrine nei corridoi. E siccome erano pochi ce li rubavamo tra noi". Questa una testimonianza di una crocerista di Aprilia (Latina), Antonietta Simboli, raccontando l'emergenza della nave Costa Concordia.
"Mentre eravamo a cena, stavamo mangiando il primo, sono volati piatti e bicchieri all'improvviso, poi e' andata via la luce piu' volte. Poi siamo caduti l'uno addosso all'altro e la gente si calpestava e la gente camminava sopra altra gente con la nave che andava sottosopra". La stessa turista ha riferito che "i pochi giubbotti disponibili erano per bambini e non per persone adulte". "Ora - prosegue il racconto della donna - sto cercando di contattare un'amica che era con me e non so piu' dove sia. Il suo telefono squilla a vuoto ma lei non risponde". Un problema, secondo la turista, e' stato il fatto che "gran parte del personale non parlava italiano e non sapeva cosa fare e ne' ovviamente ci dava indicazioni".

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