FESTA DI NATALE CON I DETENUTI DELLE CARCERI NAPOLETANE PER LA COMUNITA' DI SANT'EGIDIO

''Vediamo cosa dira' nello specifico il decreto ma certo se Poggioreale avesse un numero di detenuti adeguato alla sua capienza potremmo molto meglio adempiere alla missione di recupero''. Cosi' il direttore del carcere di Poggioreale, Cosimo Giordano, auspica un miglioramento della condizione di sovraffollamento dell'istituto napoletano che oggi ha regalato una giornata di festa per 115 detenuti grazie al pranzo di Natale organizzato, per l'ottavo anno consecutivo, dalla Comunita' d Sant'Egidio. Ai tavoli allestiti nella cappella del penitenziario, i detenuti hanno cosi' festeggiato, seppure in anticipo, serviti da 40 volontari: ''Sono stati scelti tra i piu' poveri e, soprattutto, tra coloro che non ricevono quasi mai visite e quindi trascorreranno il Natale in solitudine'', spiega Antonio Mattone, portavoce della Comunita' di Sant'Egidio a Napoli, che sottolinea anche'egli come ''il decreto legge sembra andare nella giusta direzione sia per le misure alternative nell'ultimo periodo della pena, sia per altri aspetti come la minore permanenza nelle celle delle questure''. Buoni auspici per il decreto anche dal segretario regionale del Pd Enzo Amendola che ha partecipato al pranzo: ''Le condizioni - ha detto - in cui sono costretti a vivere i detenuti, soprattutto a Poggioreale, in celle piccole ed affollate sono disumane. Per questo pieno sostegno al lavoro e alle proposte del ministro Severino''. L'importanza di una maggiore vivibilita' nelle carceri e' stato ricordato dal presidente del tribunale di sorveglianza di Napoli Carmine Esposito che ha ricordato ''la necessita' di attuare il principio rieducativo impostoci dalla Costituzione'', affermando che i suo ufficio e' pronto ''a lavorare con impegno anche nei giorni di Natale per attuare il decreto non appena sia approvato''. Tra i presenti anche l'imprenditore Gianni Punzo e l'attore Maurizio Casagrande che al termine del pranzo ha intrattenuto i detenuti dal palco allestito nella cappella. ''Durante il pranzo - ha detto - molti detenuti mi hanno raccontato le loro storie, e' stata una giornata importante: chi, come me e molti miei colleghi, e' stato fortunato, dovrebbe sempre ricordarsi di aiutare gli altri, in questo caso facendo sapere a chi e' qui dentro, solo, che non e' scomparso dal mondo''. Ai detenuti i piatti offerti da alcuni ristoranti di Napoli coms D'Angelo, La Bersagliera, le mozzarelle del consorzio tutela mozzarella di bufala dop e anche un bicchiere di vino offerto da Mustilli. A ognuno anche un pacco dono con una felpa, cioccolatini e sigarette. ''La festa di oggi - spiega Mattone - e' uno dei momenti di attenzione della Comunita' che per tutto l'anno assiste molti detenuti di Poggioreale''. E al pranzo odierno ne seguiranno altri: il 29 dicembre al carcere di Secondigliano, il 30 ci sara' poi una tombolata al carcere femminile di Pozzuoli, mentre il 5 gennaio si chiudera' con un pranzo al centro clinico detenuti di Secondigliano.

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