CACCIA AL TESORO DI ZAGARIA. LA FINANZA CERCA I SOLDI E LE CASE DEL PADRINO DI GOMORRA. "INCREDIBILI" E "VEROSIMILI" MINACCE VERBALI A CRONISTI

Una cassaforte, gioielli e denaro contante sono stati sequestrati dagli uomini del Gico di Napoli nell'abitazione del padre del boss Michele Zagaria in via Don Salvatore Vitale a Casapesenna. Dalle prime ore di stamattina 125 finanzieri del Comando provinciale di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo partenopeo, stanno eseguendo 33 perquisizioni nei confronti di parenti e persone vicine a Zagaria e di presunti fiancheggiatori e affiliati al clan dei Casalesi a Casapesenna, in via Petrillo e nelle zone limitrofe al tempio Mariano di San Cipriano d'Aversa, a Casal di Principe, Trentola Ducenta, Bologna e Sanremo. "Le perquisizioni - spiega il colonnello Roberto Prosperi, capo del Gico - sono finalizzate al sequestro di documentazione contabile ed extracontabile nonchè di supporti informatici utili a ricostruire l'assetto dell"impero economico gestito dall'ormai ex "primula rossa" della camorra e dalla sua famiglia". Nel corso dell'operazione della Finanza, alcuni cronisti hanno denunciato verbalmente, cioè senza mettere niente per iscritto, senza sporgere formale querela, di essere stati minacciati di presunti appartenenti al clan. Quale tipo di minaccia, chi sarebbero i presunti esponenti del clan che sotto gli occhi degli stessi finanzieri avrebbero minacciato i cronisti non è dato sapere leggendo take di un collaboratore locale di un'agenzia di stampa notoriamente avvezzo alla pubblicazione di notizie verosimili o incredibili.

Commenti