UN BUCO PROFONDO QUATTRO CHILOMNTRI NELLE VISCERE DELLA TERRA DI BAGNOLI PER STUDIARE LA CALDERA CHE ALIMENTA IL VULCANO

Un enorme pozzo lungo circa 4 chilometri sarà scavato nell'area dell'ex Ilva di Bagnoli a Napoli con una pendenza di 25 gradi verso il mare per studiare il magma superficiale dei Campi flegrei. Il progetto, presentato oggi, e' dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il pozzo permetterà di studiare l'attività vulcanica e di effettuare esperimenti per ricavare energia dal magma. Il progetto si chiama "Campi Flegrei Deep Drilling Project: dal rischio vulcanico all'energia sostenibile" ed è il secondo al mondo nel suo genere: il primo e' stato realizzato in Islanda. I ricercatori napoletani effettueranno un primo foro "pilota" nell'area dell'ex acciaieria di 500 metri per poi procedere nel 2011 con un'altra perforazione che arrivera' in mezzo al mare, nel golfo davanti al quartiere di Bagnoli, fino a 4 chilometri di distanza dalla costa.
"Il secondo pozzo - spiegano i responsabili del progetto, Giuseppe De Natale e Claudia Troise - studiera' la struttura vulcanica dei Campi flegrei, unica nel suo genere al mondo. La trivella attraversera' il sistema acquifero e poi incontrera' acqua allo stato non liquido. Questo ci permettera' di capire il sistema geotermico dell'area, il bradisismo e soprattutto sapremo con precisione a che profondita' si trova il magma piu' superficiale".

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