ARRESTATI A RIMINI DUE ESPONENTI DEL CLAN VERDE. GESTIVANO BENI E IMPRESE ATTRAVERSO PRESTANOMI

Mario Verde, 54 anni, fratello del boss Francesco, a capo dell'omonimo clan del napoletano ucciso
in un agguato nel 2007, e il figlio Antonio, 30 anni, sono stati arrestati a Rimini per trasferimento fraudolento di valori con l'aggravante di aver agevolato l'organizzazione criminale di cui sono elementi apicali. Le indagini della Direzione distrettuale antimafia, condotte dalla Guardia di Finanza di Rimini, hanno mostrato che i due, trasferitisi da Sant'Antimo in Emilia Romagna prima dell'uccisione del capoclan, attraverso una serie di prestanome gestivano numerose imprese tra Napoli e Caserta. Contestualmente agli arresti - Mario Verde era già ai domiciliari - sono state sottoposte a sequestro preventivo quote e beni aziendali della Magic Bingo srl, della Beauty Industry sas e della Tecnoproject più tre vetture in uso ai due. I finanzieri emiliani hanno osservato come i Verde a Rimini, pur non dichiarando reddito, abitassero in appartamenti di lusso nel centro città con canoni di affitto superiori ai 2mila euro e si servissero di una Bmw X6 e
di una Porsche Cayenne in leasing per i loro spostamenti. Da qui gli accertamenti sulla loro posizione reddituale e patrimoniale. Mario Verde ha già tre condanne definitive per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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