SI PENTE BOSS DELLA MALA VESUVIANA, I CARABINIERI CERCANO I CIMITERI DELLA CAMORRA DOVE SONO STATI SEPOLTI I PICCIOTTI DEI CLAN AVVERSARI
Una guerra di camorra. Una guerra lampo per tentare di prendere il potere in quel che fu il regno di don Raffaele Cutolo, il padrino degli affari malavitosi nella zona di Ottaviano. E' questo il motivo che portò il 26 maggio del 2007 all'omicidio di Nicola Smarrazzo, freddato a colpi di lupara bianca e sotterrato in aperta campagna. Per quell'omicidio i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, agli ordini del maggiore Fabio Cagnazzo, hanno arrestato oggi su ordine della Dda napoletana tre persone: Carmine Zuccarello, Giovanni Moccia e Giovanni Gattor. I tre sono accusati di aver partecipato all'omicidio di Smarrazzo e quindi anche di porto e detenzione di armi e di occultamento di cadavere. La storia era cominciata anni prima, quando Michele Auriemma, ex uomo di vertice della nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, decide di approfittare della debolezza del boss Mario Fabbrocino a seguito dell'arresto di molti dei suoi luogotenenti. Auriemma fugge da una colonia agricola dove era agli arresti domiciliari e mette in piedi una nuovo clan camorristico, sul modello della Nco di Cutolo, per prendere il controllo dello spaccio di droga a Ottaviano e nei comuni vesuviani vicini. Al piano si oppone però Smarrazzo che non è d'accordo sulle modalità della nuova organizzazione dello spaccio, e qui scatta, immediato, il regolamento di conti. Smarrazzo viene portato in aperta campagna, ucciso con la lupara bianca e seppellito sul posto.
Il piano di Auriemma, però, salta un paio di mesi dopo. Il 3 gennaio 2008, infatti, l'uomo viene arrestato: nei suoi confronti era stato emesso infatto il 31 dicembre 2007 un mandato di arresto dopo la condanna all'ergastolo per un altro omicidio, quello di Carmine Nappi, ammazzato a Palma Campania nel luglio 2000. In carcere Auriemma decide di collaborare con la giustizia, aiutando gli inquirenti a ricostruire la storia del fugace tentativo di ricostruire la nuova camorra organizzata. Un racconto che ha portato ai tre arresti di oggi, eseguiti con urgenza a Ottaviano, Napoli e Civitavecchia: i tre fermati, pare, stavano infatti già preparandosi a fuggire all'estero. Quello fatto trovare da Auriemma è solo un primo cimitero della camorra. Nel vesuviano ci sono almeno 12 casi di lupara bianca negli ultimi 10 anni.
Il piano di Auriemma, però, salta un paio di mesi dopo. Il 3 gennaio 2008, infatti, l'uomo viene arrestato: nei suoi confronti era stato emesso infatto il 31 dicembre 2007 un mandato di arresto dopo la condanna all'ergastolo per un altro omicidio, quello di Carmine Nappi, ammazzato a Palma Campania nel luglio 2000. In carcere Auriemma decide di collaborare con la giustizia, aiutando gli inquirenti a ricostruire la storia del fugace tentativo di ricostruire la nuova camorra organizzata. Un racconto che ha portato ai tre arresti di oggi, eseguiti con urgenza a Ottaviano, Napoli e Civitavecchia: i tre fermati, pare, stavano infatti già preparandosi a fuggire all'estero. Quello fatto trovare da Auriemma è solo un primo cimitero della camorra. Nel vesuviano ci sono almeno 12 casi di lupara bianca negli ultimi 10 anni.
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