IL SOTTOSEGRETARIO COSENTINO SULLE ACCUSE DEI PENTITI IN MERITO ALL'AFFARE RIFIUTI SVELATO DALL'ESPRESSO: COLPISCONO ME MA L'OBIETTIVO E' BERLUSCONI

"Colpiscono me per colpire Berlusconi. Stanno tentando di fare in Campania con me quello che stanno facendo con il Cavaliere le altre Procure d'Italia". Lo dichiara in un'intervista al 'Mattino' il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, commentando gli stralci dei verbali del pentito Gaetano Vassallo che ai magistrati dell'Antimafia avrebbe raccontato di soldi dati al politico campano per lavorare nel business dei rifiuti tossici. "A Casal di Principe c'era anche la mia segreteria politica - prosegue Cosentino - Normale che venivano tutti, mi aspettavano anche sotto casa. Ma questi signori lo sanno come si fa politica, come si sta sul territorio? Io per trent'anno l'ho fatta così". Ma in merito al suo accusatore, Vassallo, Cosentino precisa: "Mai visto in vita mia non so nemmeno come e' fatto fisicamente. So solo, leggendo dai giornali, che ha accusato anche i suoi fratelli". Il politico campano, esponente del Pdl, aggiunge di aver ricevuto diverse telefonate di solidarietà dai colleghi: "Da Roma, da Milano, da tutta Italia - sottolinea - Perchè questo è un vile attacco politico, non contro di me o Landolfi, ma contro il Pdl nel suo complesso, proprio nel momento in cui Berlusconi dimostra di risolvere il problema dei rifiuti, conquistando di fatto la maggioranza dei consensi degli elettori a Napoli e in Campania".
"Se si dimostrasse vera una sola delle calunnie che mi rivolgono - conclude - mi dimetterei un minuto dopo e lascerei la politica. Ma si tratta appunto di calunnie allo stato puro, anzi peggio, di pentiti orchestrati a orologeria, con accuse false ma ben architettate, che mirano a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle enormi ed acclarate responsabilità di Bassolino e compagni sulla vicenda rifiuti, responsabilità politiche prima ancora che giudiziarie".

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