SETTE LADRI D'ARTE NAPOLETANI INSEGUITI E DENUNCIATI A ROMA DAI CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE. HANNO RAZZIATO OPERE A NAPOLI

Una banda di trafficanti di opere d'arte è stata sgominata dai carabinieri della stazione Roma Porta Cavalleggeri in collaborazione con i militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. A conclusione di un'indagine, durata circa due anni, finalizzata alla repressione del riciclaggio di opere d'arte rubate nei comuni di Roma, Palermo, Viterbo e Napoli, i militari hanno denunciato 7 persone, responsabili dei reati di riciclaggio, ricettazione aggravata e continuata.
I 7 denunciati, quasi tutti commercianti di origine campana di età compresa tra i 43 ed i 77 anni, residenti nel viterbese, avevano costituito una radicata organizzazione dedita al traffico di opere d'arte rubate. Tra di essi c'e' anche un'antiquaria ed un rigattiere, entrambi pregiudicati. L'indagine, coordinata dal Tribunale di Roma, ha consentito ai carabinieri di sequestrare numerose opere d'arte risultate rubate, tra cui un portale in marmo policromo trafugato a Napoli dalla chiesa di Sant'Aniello a Caponapoli, 10 lastre in marmo policromo, opere di importanti scultori napoletani, alcune delle quali rubate dalla chiesa di Gesù e Maria di Napoli, dalla chiesa di San Giovanni Battista delle Monache sempre a Napoli e dalla chiesa di Santa Maria del Carmine ad Aversa, tutte opere risalenti al XVIII secolo. Sono stati recuperati, inoltre, un paliotto in marmo policromo con croce centrale asportato dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli di Napoli e 2 sculture in marmo bianco che ornavano la chiesa di San Celso a Pozzuoli. Le indagini hanno consentito di acquisire altri elementi di prova che attesterebbero il coinvolgimento di 2 dei sette denunciati, tra cui figura in primo piano la donna, nella ricettazione di altre opere d'arte non ancora rinvenute ma gia' individuate in Francia e negli Stati Uniti. Il valore dei beni recuperati ammonta a piu' di 100.000 euro e sono stati affidati in custodia giudiziaria presso il seminario arcivescovile di Napoli. Durante le operazioni sono state rinvenute altre opere d'arte di minor pregio e sulle quali sono ancora in corso le perizie volte a dedurne la provenienza.

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